Gazzetta dello Sport: “Ma se Zamparini vuole il Palermo perché non lo dice?”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” fa il punto sulla questione cessione società, con Zamparini in procinto di aprire una trattativa con Frank Cascio, tra i tanti dubbi di città e tifoseria. Ecco quanto si legge:

“Chiarezza e certezza. Due aspetti che per il momento latitano nell’universo Palermo. Parole chiave che, non a caso, sono state utilizzate dal sindaco Leoluca Orlando nello stigmatizzare l’atto che ha portato all’incendio al botteghino della curva Nord spento sul nascere. Un episodio, dopo la protesta degli ultrà della settimana scorsa, che ha spinto il primo cittadino a parlare più da palermitano che come carica istituzionale. Perché, in fondo, in attesa di capire l’origine di quanto è accaduto dell’altro giorno, in questo clima che rischia di diventare rovente l’obiettivo della gente è avere un’idea concreta su dove sta andando il Palermo. Una squadra retrocessa per strategie societarie strampalate, che ha un proprietario non più presidente dal 6 marzo che dice di voler farsi da parte perché stanco, ma che non fa corrispondere le intenzioni ai fatti: per quattro mesi ha trattato la cessione con Paul Baccaglini nominandolo pure presidente, per poi arrivare a un nulla di fatto sostenendo che l’offerta definitiva era ritenuta ridicola. […] Adesso dopo il no all’ex Iena, Frank Cascio, torna interlocutore gradito per intavolare una trattativa che, però, riguarderebbe una parte delle azioni, non la totalità. Uno scenario da porte girevoli in cui entrano ed escono sempre gli stessi soggetti, tra una bocciatura e un ripescaggio che insinua il sospetto che si tratti di un grande palcoscenico messo in piedi per fare vedere che qualcosa si muove, anche se poi non cambia nulla. In tutto questo bailamme, nel quale si è inserita a gamba tesa anche l’inchiesta della Procura, il Palermo non ha più un presidente dopo le dimissioni di Baccaglini, ma ha sempre Zamparini plenipotenziario a gestire mercato e questioni tecniche. CONSIGLIERE Il patron però è ricomparso in cima all’organigramma societario con la carica di consigliere. Cosa cambi con l’essere presidente, visto che i poteri sono gli stessi non è chiaro. Zamparini ha detto che vorrebbe lo facesse Cascio, senza avere spiegato come mai ora sia diventato un finanziatore credibile e cosa sia cambiato rispetto a un anno fa. Peccato, però, che debbano ancora incontrarsi il che fa apparire la strada in salita. Pare che adesso dietro all’ex manager di Michael Jackson ci sia John Viola, pupillo della famiglia americana, tra i primi a interessarsi all’acquisto del Palermo tranne poi fare dietrofront. Non c’è dubbio che questo panorama non fa altro che spiazzare città e tifoseria che stanno cominciando a sentirsi presi in giro, perché non capiscono, non riescono a trovare un filo logico agli avvenimenti delle ultime due stagioni travagliate e alle situazioni di contorno che non portano a una direzione certa e stridono con quello che viene di volta in volta dichiarato dal solito Zamparini. […]”.