L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Edoardo Soleri definendolo l’uomo della svolta in vista di Como-Palermo.
Torna in rampa di lancio e in un ipotetico borsino tutto fa pensa re che le quotazioni lo porteranno a essere la prima scelta per giocare in appoggio a Brunori. È bastata una partita per sentirne la mancanza, anche perché Gennaro Tutino con il Benevento non ha dato una mano a Corini nel giustificare la rotazione in attacco nell’undici titolare. Edoardo Soleri ha caratteristiche di verse e nello sviluppo della manovra si vede: dalle palle alte alla gamba che mette negli inserimenti per via esterna o centrale è negli attacchi sul secondo palo.
Il suo modo di guardare l’area è differente. Se Tutino può avere più qualità nei piedi, che però non concretizza nell’attaccare la porta o in appoggio ai compagni. L’ex Padova ha quel qualcosa in più che lo fa preferire. E’ stato così nelle sei partite giocate dal l’inizio prima del match col Benevento. E al di là del risultati del Palermo è Il suo score che certifica la sua incidenza con due gol e altrettanti assist: a Cittadella ha mandato a segno Di Mariano, con il Modena ha agguantato il pari per la grande rimonta finale a Parma ha siglato il momentaneo pareggio.
Poi, è anche vero che con Cosenza e Venezia si è silenziato, mancando il clamoroso colpo del possibile raddoppio in Laguna che avrebbe dato un’altra piega alla gara e al risultato. E’ il motivo per cui evidentemente Corini sabato gli ha preferito Tutino. Per Como, però, interverranno altre riflessioni e non solo riguardo al reparto avanzato. Nel caso di Soleri il supporto dei numeri personali è più consistente rispetto al resto.