“Il club delle pericolanti è qualcosa di definito da tempo anche se i soci cercano di variare le loro quote. Dal Palermo fino al Verona, il borsino di chi rischia assomiglia molto a Piazza Affari di questi giorni. Un saliscendi pazzesco. La situazione è questa: il mercoledì di campionato ha ridato speranze a Frosinone e Verona e certificato la crisi delle genovesi, che hanno un margine piuttosto esiguo sulla terz’ultima. Con 15 partite da giocare, tutti sono autorizzati a sperare, ma ci sono i numeri che non si possono contestare. GENOVESI DOLENTI Per vedere una Samp così in basso, bisogna tornare alla stagione 1998- 99: dopo 23 giornate, aveva un punto in meno di adesso, nel 2010-11 ne aveva tre di più. Risultato: entrambe le volte è finita in B. L’attuale Samp, mutilata dal mercato, rischia di pagare la partenza di Eder, ha la seconda difesa peggiore dopo il Frosinone: non subiva così tanti gol dal 1957-58. Il pari col Toro ha fermato la slavina (4 k.o. di fila), ma non ha messo in sicurezza la classifica. Al contrario il Genoa ha interrotto con la Juve una discreta serie positiva, visto le premesse: 4 partite senza perdere con un solo gol incassato. Ma anche per i rossoblù la situazione è inquietante: solo una volta, con i tre punti a vittoria, il Genoa aveva raccolto così poco (21, nel 2012-13). Non basta, proprio nel 1994-95, anno dell’ultima retrocessione, aveva tre punti in più di oggi… CHI TORNA A SPERARE I numeri condannano il Verona che ha appena festeggiato la prima 23a GIORNATA vittoria del campionato: con i tre punti a vittoria nessuno è riuscito rimontare 10 punti dalla quart’ultima. Le altre 13 che in questo momento del campionato avevano 14 o meno punti, sono poi retrocesse. Certo, il 2-1 sull’Atalanta potrebbe avere effetti benefici di lunga durata, senza dimenticare che con Delneri la squadra ha trovato un’identità di gioco ottenendo 6 punti in 4 gare. Pochissimi, visto la classifica: è chiaro che l’Hellas, che ha l’attacco peggiore, dovrà cambiare passo per avvicinare 40, per definizione la quota salvezza. Spera di farlo con la coppia PazziniToni. Ben più fondate le speranze del Frosinone che è tornato a vincere dopo oltre due mesi e punta forte sull’effetto Matusa dove ha conquistato 17 punti su 19. Il bilancio in trasferta però è pesante e sa di condanna anticipata. LO STOP Il k.o. con la Fiorentina, maturato nel finale, è stato una doccia fredda per il Carpi che arrivava da due vittorie e tre pareggi , ma che col ritorno dell’allenatore della promozione aveva ritrovato un discreto rendimento. I punti sono gli stessi del Frosinone e quindi anche Castori è autorizzato a sperare”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.