Gazzetta dello Sport: “L’orgoglio del Toro. Belotti è speciale. Un italiano così mancava da 10 anni”

«Il Gallo e il Toro» potrebbe essere il titolo di una favola di Esopo. La trama? A spanne, questa: il Toro, impegnato in una sfida con altri animali quali la Zebra, la Lupa, il Biscione, il Ciuccio, l’Aquila, si affida al Gallo che con la sua destrezza e la sua abilità riesce a risolvere alcuni dei problemi che incontra nel suo percorso. Se «Il Gallo e il Toro» fosse davvero una favola di Esopo, ci sarebbe un lieto fine: applicandolo al calcio il Gallo, Andrea Belotti, vincerebbe la classifica cannonieri, e il Toro, la sua squadra, riuscirebbe a battere il record granata nell’era dei tre punti. A maggio sapremo. Intanto c’è la cronaca, ci sono i gol. Belotti è il capocannoniere del campionato a quota 19 insieme a Gonzalo Higuain ed Edin Dzeko. Tre gradini più in basso ci sono Mauro Icardi e Dries Mertens. La doppietta di Firenze ha consentito al granata di raggiungere la vetta ed è inevitabile pensare che se avesse trasformato i tre rigori che invece ha sbagliato durante la stagione oggi Belotti sarebbe in testa da solo (Dzeko ne ha sbagliati 2, Higuain nessuno). Ma del complesso del dischetto parliamo a parte. Vale la pena, piuttosto, di concentrarci sulla crescita esponenziale di questo splendido esemplare di centravanti. Belotti somiglia a tanti, ma non somiglia davvero a nessuno: è un pezzo unico, potente ma non solo, impressionante in progressione e letale in area, opportunista vicino al portiere, bravissimo a smarcarsi e a capire prima dove andrà il pallone. Quasi tutti i suoi gol Belotti li ha segnati toccando la palla una volta sola: di solito è messo così bene che non ha bisogno di un controllo. Bravi i compagni a servirlo, bravissimo lui a dettare il passaggio e a mettere il corpo nella posizione ideale per colpire subito.

REPERTORIO COMPLETO Il Gallo, poi, si adatta a ogni spartito e canta in modi diversi. Belotti è l’unico calciatore dei cinque maggiori campionati europei ad aver segnato almeno cinque gol di testa, cinque di sinistro e cinque di destro. Tra l’altro, di testa è arrivato già a quota sei: record sempre tra i maggiori cinque campionati europei condiviso con Michail Antonio del West Ham.

COME DI NATALE Il più contento, dopo Urbano Cairo e Sinisa Mihajlovic, è sicuramente Gian Piero Ventura: un attaccante italiano capocannoniere è una splendida notizia per il c.t. e per tutto il nostro movimento calcistico. In attesa di vedere come si concluderà lo sprint, resta il fatto che Belotti ha già realizzato 19 gol in 26 giornate: l’ultimo italiano a tenere questi ritmi fu Totò Di Natale (stesse cifre nel 2009­10) e l’ultimo che fece addirittura meglio fu Luca Toni (22 reti nel 2005­06: poi vinse il Mondiale). Nelle favole di Esopo le clausole non ci sono, nel calcio moderno sì: e così se qualcuno vuole portare all’estero il canto del Gallo deve sborsare un centinaio di milioni. Segna come Higuain, costa come Higuain“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.