“Il calcio è la nuova anima del commercio a Leicester: la prima storica conquista del titolo ha dato un’impennata agli affari della città. Da ieri impazzano nella coffee house della centralissima Granby Street due varianti dell’italianissimo cappuccino: il Vardyccino e il Foxesccino. Uno dei prodotti italiani più famosi al mondo viene proposto con le immagini del centravanti e con il simbolo del club. Prezzo: 2 pound e 15 (più o meno 2,7 euro), 30 pence in più del listino abituale. Fanno affari anche i bagarini: i biglietti per la gara con l’Everton di sabato vengono piazzati anche a 8.000 sterline, 10.400 euro circa. Nei ferramenta è esaurita da giorni la vernice blu: il famoso «blu dipinto di blu» della canzone di Domenico Modugno è il colore del momento. RANIERI, AFFARI E SCIENZA Il boom economico ha i suoi riflessi persino in Italia. Secondo una stima dell’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, il successo di Claudio Ranieri – il secondo allenatore più anziano a vincere la Premier, il primo a farcela in meno di 300 giorni dalla data di assunzione avrebbe prodotto una crescita del marchio Italia nel mondo, quantificato in oltre 90 milioni di euro: la normalità vincente di Ranieri avrebbe un riflesso rassicurante per i nostri prodotti. L’omaggio a Ranieri arriva anche dalla scienza. Due professori di psicologia, Stephen Reicher dell’Università di St. Andrews e Alex Haslam dell’Università del Queensland hanno scritto un saggio in cui affermano che l’allenatore italiano si è mostrato superiore a Mourinho. «Ranieri ha fatto un’operazione di capitale importanza. Con il manager portoghese all’interno di una squadra prevale l’«io», mentre con il tecnico italiano siamo passati al «noi». In questo modo Ranieri ha creato uno spirito comune e un senso di responsabilità allargato». È il personaggio del momento, e la sua conferenza di oggi andrà in diretta integrale in Italia su Sky Sport 24 alle 14. HAZARD DA BACIARE In questo delirio, uno dei nuovi idoli di Leicester è il belga Hazard, grande protagonista della rimonta del Chelsea, firma del 22 all’83’ del match di lunedì che ha consegnato il titolo al Leicester. «Quando ho visto entrare il pallone in porta, avrei voluto baciarlo», racconta il difensore austriaco Christian Fuchs. Le immagini dell’esultanza dei giocatori riuniti di fronte al televisore a casa di Vardy rappresentano un altro capitolo di questa storia: tutti insieme, inglesi, argentini, giapponesi, francesi, algerini, tedeschi. Una squadra melting pot. PARATA La parata cittadina chiuderà, dopo la fine del campionato – domenica 15 maggio le celebrazioni del primo titolo delle Foxes. Il percorso sarà quasi sicuramente lo stesso di due anni fa, quando nel 2014 fu festeggiato il ritorno in Championship. Partenza da High Street, poi si procederà lungo East Gates, Clock Tower, Granby Street, Bishop Street e arrivo a Northampton Road. Sarà un evento planetario, considerato l’interesse che si è scatenato intorno alle Foxes. Finita la sarabanda, il Leicester partirà per la tournée di fine stagione in Thailandia, dove sono previsti altre sbornie: il paese del presidente Vichai Srivaddhanaprabha sta preparando un’accoglienza particolare. SQUADRA La squadra sta cercando di tornare alla normalità. Ieri un allenamento serio, in vista del match contro l’Everton, in cui Ranieri farà i conti con due assenze pesanti: mancheranno infatti gli squalificati Drinkwater e Huth. Se il match contro i Toffees fosse stato decisivo, sarebbe stato un bel problema, ma con il titolo in tasca, Ranieri può godersi finalmente una vigilia tranquilla. Sabato rientrerà Vardy e la squadra cercherà di aiutare il centravanti ad avvicinarsi a Kane, capocannoniere attuale della Premier: 25 gol il bomber degli Spurs, 22 l’idolo di Leicester”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.