“La sfida al passato ammette un solo risultato. A Diego Lopez vietati sentimentalismi, al Cagliari chiede tre punti salvezza, ai suoi una prova da uomini: oltre alla classifica c’è anche la dignità da difendere. Perché di personalità, finora, in questa squadra se n’è vista davvero poca. Le innumerevoli occasioni sprecate per accorciare dal quart’ultimo posto sono il sintomo di un difetto endemico. L’ultima sconfitta di Udine è stata emblematica. Il tempo ora è scaduto. VOGLIO I TRE PUNTI Se il Palermo vuole ancora sperare deve vincere. «Non è l’ultima chance, ma è anche vero che è una gara da vincere a tutti costi – dice Lopez . Dobbiamo uscire dall’errore di pensare all’Empoli e che ancora mancano tante gare. E’ una partita fondamentale, una partita chiave e bisogna affrontarla come tale. Bisogna giocarla più con uomini che con calciatori, perché solo gli uomini veri possono giocare partite del genere. Il Cagliari è una buona squadra, ha avuto dei problemi ma è riuscita a venir fuori. La classifica gli permette di stare tranquilli, al contrario di noi. Dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi». E sul fatto che qualche giocatore possa sembrare rassegnato il tecnico dice: «Una cosa è certa: giocatori tristi non ne vedo, e comunque non ne scenderanno in campo, giocherà solo chi lo farà fino alla morte». Se il Palermo recupera elementi di carattere come Rispoli servirà che anche la «bella gioventù» si dia una bella svegliata. Perché di ragazzi oggi pomeriggio in campo ce ne saranno, da Pezzella che torna titolare, a Chochev per finire con Balogh e Sallai. VALUTAZIONI Perché quella con il Cagliari sarà anche la tappa delle verifiche e se i pupilli di Zamparini dovessero ancora recitare scena muta, verranno tirate le somme in chiave futura. Sallai per quanto si sia sbloccato contro l’Udinese poi è sparito, Balogh resta tutto da decifrare. La sensazione è che toccherà ancora a loro supportare Nestorovski insieme al rientrante Bruno Henrique. Senza Diamanti, squalificato, serve qualcosa di più. Soprattutto servirebbe tenere una linea continua sugli undici da mandare in campo, piuttosto che provare in continuazione. «Credo che abbiamo un grande potenziale, ma dobbiamo imparare a sfruttarlo meglio – conclude Lopez . Perché avere qualità e non sfruttarle non ha senso. Goldaniga, per esempio, un paio di settimane fa l’ho lasciato in tribuna, lui ha capito e ha cercato di rimediare giocando proprio come gli avevo chiesto. La maniera per recuperare un giocatore che non ascolta l’allenatore, o meglio che non gioca come chiede l’allenatore, è proprio quella di lasciarli in tribuna secondo me e lo stesso è accaduto con Trajkovski»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.