L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport2 si sofferma sul ritorno in campo di Loris Karius.
Va detto, il destino a volte sa essere perfido. Prendete Loris Karius: per preparare il ritorno in campo dopo due anni di nulla, cosa può esserci di peggio che rivivere dal divano l’incubo del 2018? Perché lui domenica, per una serie di strane congiunzioni astrali, difenderà la porta del Newcastle nella finale di Carabao Cup contro lo United e ieri sera si sfidavano le protagoniste di un’altra finale, quella di Champions di cinque anni fa che gli ha cambiato per sempre la carriera: Liverpool e Real Madrid, tra l’altro con erroracci dei portieri… Di buono c’è che sulle tribune di Wembley, a tifare per lui in quest’impresa, ci sarà Diletta Leotta, con cui la storia va alla grande ormai da mesi. Il volto femminile di Dazn, che trasmetterà il match, non sarà a bordocampo, ma registrerà alcuni contenuti speciali e, soprattutto, farà sentire il suo sostegno a Loris.
Titolare per caso Il motivo per cui Karius oggi è il candidato numero uno a difendere la porta dei Magpies è piuttosto complesso. Nick Pope, il primo portiere, sabato in Premier – guarda caso contro il Liverpool – è stato espulso e da regolamento deve scontare la squalifica anche in Coppa di Lega. Al suo posto è entrato Martin Dubravka, tornato a Newcastle a gennaio dal prestito allo United dove ha fatto sempre la riserva di David De Gea, tranne in Carabao Cup, competizione a cui si può vestire una maglia sola. Quindi niente Dubravka. Karius è la terza scelta, anche se Howe assicura che il quarto portiere Mark Gillespie abbia le stesse chance del tedesco.