Gazzetta dello Sport: “Lo spettro fallimento, la reazione della città: «In Procura gente seria, ma ora serve la verità»”
Ecco l’analisi dell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sulla situazione in casa Palermo che vede protagonista la società rosanero, il patron Zamparini e un grosso debito da pagare: “Da una parte l’istanza della Procura che mette in evidenza una voragine nel bilancio, dall’altra il Palermo che si difende, evidenziando che i conti sono in salute. In mezzo a queste due posizioni c’è un abisso.Ecco, è proprio la distanza tra le due tesi che lascia perplessa la città che in questi giorni sta assistendo alla doppia partita che il Palermo sta giocando tra campo e tribunale. Com’è possibile, si chiedono in tanti, che la Procura di Palermo parli di 70 milioni di debiti, mentre Zamparini sbandiera addirittura degli utili? Per rispondere alla domanda, intanto, il patron friulano, nell’intervista di ieri alla Gazzetta dello Sport, ipotizza una manovra occulta per mandarlo via.
IL GIUDICE «Proprio questa distanza tra le due versioni è l’aspetto che ritengo più singolare di tutti – afferma il gip del tribunale di Palermo, Nicola Aiello–.Inoltre, si parla di cifre talmente alte che mi viene difficile pensare che ci possano essere chissà quali divergenze. Insomma, se anche ci fosse qualche errore di lettura dei dati, di certo non stravolgerebbe il risultato che parla di un buco enorme». Aiello allontana poi qualsiasi ipotesi complottistica ai danni di Zamparini. «Da tifoso mi auguro che il proprietario dimostri che il bilancio sia in ordine, però credo che se la Procura fa un’istanza di questa portata, vuol dire che i presupposti ci sono. E poi i magistrati non lavorano per perseguitare qualcuno, ma per trovare la verità e, in questo caso specifico, i colleghi coinvolti hanno lavorato con grande professionalità e riservatezza: non ho mai visto pubblicata alcuna intervista in questi mesi da parte loro».
CONFINDUSTRIA E per il momento di difficoltà di una delle aziende più importanti della città c’è ansia anche da parte delle associazioni di categoria. I loro rappresentanti, però, hanno fiducia nel nuovo presidente Giovanni Giammarva, a cominciare dal presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese:«Sugli aspetti legali non ci si può sbilanciare dato che Procura e società rosanero assumono posizioni diametralmente opposte. Ho grande stima del nuovo presidente, persona capace e non credo che avrebbe accettato l’incarico se non avesse trovato le carte in regola. Mi auguro che Giammarva e Zamparini riescano a provare la solidità finanziaria del Palermo. Dopo 30 anni la città non può permettersi di restare senza una squadra».
CONFCOMMERCIO Per il presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, invece, lo spettro del fallimento del Palermo sarebbe “un danno enorme per tutta la città dal punto di vista dell’immagine e anche per l’indotto che muove una grande società come il Palermo e tutti, anche i non tifosi,perderebbero un punto di riferimento importante». Il presidente Di Dio si esprime anche riguardo all’inchiesta: «Ho grande fiducia nel lavoro della Procura, ma allo stesso tempo conosco Giammarva che ritengo un professionista serio e affidabile. Mi auguro che anche grazie al suo lavoro il club riesca a venire fuori da questo periodo, riuscendo a dimostrare che tutto è in regola». Sui social, le notizie sull’istanza di fallimento alimentano la fame di chiarezza dei tifosi. «Se questo buco di bilancio non c’è, vediamole al più presto queste carte che lo dimostrano» scrive su Facebook Giuseppe Vassallo. Alessio Romano scrive: «A prescindere da come finirà questa vicenda, a Zamparini si contesta la gestione disastrosa degli ultimi anni, specie la mancanza di chiarezza nei confronti dei tifosi e la mancata progettazione di una squadra e di una società che ad oggi non esiste più»“.