Sempre più caos attorno alla situazione del Catania, dopo l’aggressione subita ai danni di Pietro Lo Monaco, vige il silenzio stampa per tutti i tesserati fino a domenica sera. L’edizione odierna di “La Gazzetta dello Sport” fa il punto della situazione in casa etnea. Lo Monaco è a lavoro per sistemare i conti del Catania, ieri è arrivato a Torre del Grifo senza pronunciare parola sull’aggressione subita, si è messo a lavoro organizzando la trasferta della squadra, coordinando l’attività del vivaio, con uno sguardo particolare ai conti e alle date di pagamento da rispettare. Quest’ultimo è un punto fondamentale, dato che l’11 dicembre il Catania dovrà pagare gli stipendi a tutti i giocatori e ai tesserati. Il patron rossazzurro. Il patron del Catania, Antonino Pulvirenti, invece ha voluto parlare per sottolineare la gravità del momento: «L’aggressione a Lo Monaco è stata ampiamente preannunciata dal clima di odio strisciante che da mesi si respira in città. Presenteremo un esposto circostanziato alla procura della Repubblica di Catania, sui molteplici fatti d’odio e di istigazione all’odio di cui siamo stati fatti bersaglio in questi mesi». Ieri, durante la conferenza stampa, i dirigenti della Digos di Catania hanno anche accennato all’arresto di due tifosi,responsabili di aver sottratto,c on la minaccia di un’ arma da taglio, la sciarpa della squadra da un tifoso del Bari in occasione del confronto casalingo del 27 ottobre. Sono stati diffusi pure i nomi. Si tratta di Orazio Nicolosi e Salvatore Pedalino.