Gazzetta dello Sport: “ll pagellone della Serie B: Parma-Palermo 9, show da Premier. Caserta (5) mangia il panettone?”

L’edizione online de “La Gazzetta dello Sport” ha stilato il pagellone della 16^ giornata del campionato di serie B definendo la gara tra Parma e Palermo “Partita da Premier”.

9 Parma e Palermo, partita da Premier

Entriamo nel periodo in cui la Serie B tira fuori il vestito buono: due “B-Day” con tutte le partite concentrate, il 23 e soprattutto il 26 dicembre, l’ormai tradizionale appuntamento di Santo Stefano che riempie gli stadi e fa felici le tv. Gli occhi sul campionato cadetto, nel clima di festa, si moltiplicano. E allora ben venga lo spettacolo di Parma-Palermo, sperando possa ripetersi in altre sfide delle prossime settimane. Giocate di grande qualità tra cui i bellissimi gol di Brunori, ritmo e capovolgimenti di fronte fino al 3-3 finale, arrivato in un recupero che gli spettatori neutrali (non quelli di Palermo, ovvio) avrebbero voluto non finisse mai. Chi ha scelto la partita del Tardini, sottraendo due ore della domenica pomeriggio allo shopping per i regali, non se ne è pentito. Anzi, potrà vantarsene nelle tavolate del 24 e del 25. Motivando così la “fuga” del 26, per seguire la Serie B.

8,5 Nessuno come il Cittadella

Cinque vittorie nelle ultime cinque partite, un ritmo che nessun altro è riuscito a sostenere nello stesso arco di tempo (tra chi è più in forma, 13 i punti della Cremonese, 12 quelli del Venezia, 4 le partite senza sconfitte per Maran al Brescia). Ma il Cittadella, appunto, oggi è un’altra cosa cosa. A cinque vittorie di fila ci erano arrivati due storici allenatori del Citta, Foscarini nel 2010 e Venturato nel 2016 (prima delle due finali playoff, datate 2019 e 2021). Nell’immediato, durerà? Difficile da pronosticare con le big che possono risalire, ma la sensazione è che prima poi – continuando a lavorare così – il club della famiglia Gabrielli la grande soddisfazione (con in mezzo una A maiuscola) finirà per togliersela.

8 Il Catanzaro, Aquilani e l’elogio della bellezza

Si può giocare bene e vincere? Guardando la creatura di Vivarini – che resta un tecnico della “vecchia” generazione, nel senso migliore del termine – la risposta è un enorme si. Ed è quello che vorrebbe fare anche il Como di Fabregas, che per il momento vince (la cosa più importante, sia chiaro) pur senza brillare particolarmente come accaduto col Modena. Il Catanzaro, dal canto suo, è un piacere per gli occhi e allo stesso tempo una sicurezza per il rendimento. Una macchina da calcio che beneficia degli automatismi della passata stagione (tanti dei protagonisti sono gli stessi), ma ha saputo anche evolversi tatticamente. Fino a questo momento un capolavoro, che resterà tale in caso di qualificazione ai playoff, in qualsiasi posizione. Alberto Aquilani, che con il suo Pisa balbettante è uscito senza punti dal Ceravolo, ha raccontato: “Se devo guardare in tv una partita di B, accendo sul Catanzaro. Abbiamo perso contro la squadra che gioca meglio e diverte di più”.

5 Arriveranno al panettone?

C’è un allenatore a termine e uno che (più degli altri) in questo momento rischia. Nei panni del traghettatore c’è il buon Federico Valente, che ha ereditato il Sudtirol – promosso temporaneamente dalla Primavera – dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli. Dalle parti di Bolzano non hanno fretta quando c’è da fare scelte importanti, lo dimostrano le tre giornate di “attesa” prima di individuare lo stesso Bisoli come sostituto di Javorcic al termine della passata stagione. A Venezia sarà ancora il tecnico di origine svizzera a guidare la squadra, poi si vedrà. Diversa la situazione di Fabio Caserta a Cosenza, lì dove le ultime tre sconfitte di fila potrebbero aver creato delle crepe sulla panchina. La posizione di metà classifica non allarma – almeno guardando i precedenti delle ultime stagioni –, come far dipendere le sorti dell’allenatore dall’incrocio di sabato con il Parma sarebbe ingeneroso. Tocca al club far capire se, al netto degli ultimi risultati, il progetto tecnico abbia ancora la fiducia necessaria per rinviare alla sosta la prossima verifica.