L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’exploit di Lund dal Palermo alla Nazionale.
Sta cambiando in fretta la vita di Kristoffer Lund. Prima l’arrivo in Italia e subito il debutto convincente col Palermo. Quindi l’esordio con la maglia della nazionale maggiore statunitense, sabato notte, nell’amichevole vinta dagli Usa per 3 0 contro l’Azbekistan. Un battesimo importante, una di quelle date che rimango impresse negli almanacchi. Il ventunenne terzino rosanero viaggia veloce, vuole conquistare il gotha del calcio e la sua corsa non sembra conoscere ostacoli.
Il Palermo ha fatto un investimento importante su di lui e le prime risposte sono senza dubbio molto positive: Lund fa parlare di sé da una parte all’altra del mondo. I rosanero lo hanno ufficializzato il 21 agosto stappandolo ad una folta concorrenza. Sul mancino di Karteminde c’erano anche Salernitana e Galatasaray, ma il Palermo si è mosso in anticipo e ha fatto valere la forza del proprio progetto:
«Lund era la nostra prima scelta e noi lo eravamo per lui» ha detto il d.s. Rinaudo, raccontando come quella per portare Lund sotto Monte Pellegrino sia stata la trattativa più lunga e complessa del mercato, anche perché il ragazzo quest’estate è stato impegnato in campionato e nelle coppe con l’Hacken, la squadra svedese dove si è imposto. Il Palermo ha speso 2.2 milioni di euro per aggiudicarselo più o meno quanto ha investito per Vasic e Desplanches, tutti profili di prospettiva sui quali il City Football Group aveva messo gli occhi da tempo.