Gazzetta dello Sport: “Leotta hackerata, foto private in Rete: «Sono indignata». I pirati del web sono entrati nel suo iCloud. Ieri sera non era in onda”
Come saprete, Diletta Leotta è stata hackerata. Qualcuno ha manomesso il suo cellulare, ha rubato delle foto private, intime ed osé e le ha scaraventate nel tritacarne del web, lo stesso che per una settimana ha pianto e si è indignato per la morte di Tiziana Cantone e che ieri invece ha trascorso la giornata a cercare le 6/7 foto più un video (pare non vero) della giovane e bellissima giornalista bionda di Sky. La Leotta ha denunciato tutto al Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano. E con un comunicato del suo ufficio stampa si è detta «amareggiata ed indignata. Quello che è successo è estremamente grave. Alcune foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, sono distribuite in rete da moltissime persone».
DIBATTITO Qualcuno sarebbe riuscito ad entrare nel suo iCloud. Topless al vento, il web si è scatenato, maschi allupati contro femministe incazzate. Giustiziere della notte (a occhio e croce meno carine di Diletta) al grido «te la sei cercata » contro colleghi di popolarità, libertà e solidarietà. Tra i primi Balotelli che ha twittato «Ognuno fa quel che vuole col suo corpo, nel bene e nel male. Cogl… quelli che se ne approfittano». Con la stessa velocità del web, sono circolate voci che trasformerebbero l’hacker di Diletta in un ex fidanzato vendicativo. Figlio anche lui della cultura della gogna che applicata ai social è diventata mortale. Questione penale e allarme sociale. Tiziana non ha retto lo smacco, l’umiliazione, ha pagato oltre ogni prezzo quei video hot e si è suicidata. Diletta è una donna in carriera, è considerata la nuova D’Amico ed è già amatissima (non c’è un solo tifoso della serie B che non segua il suo Calcio Show con Gianluca Di Marzio). Ha 727k di follower su Instagram e col corpo deve fare i conti quanto col video, ma si è indignata e amareggiata ugualmente. A ragione. Ha cambiato numero e ieri sera non è andata in onda: i perfidi la voleva in “punizione”, altri stoppata per evitare ulteriore clamore (Diletta è fidanzata con Matteo Mammì, direttore acquisizioni e produzione di Sky Sport), in realtà la striscia non era prevista, comandava MilanLazio. Ecco, constatare che il perizoma di Diletta ieri sia stato più seguito del 2-0 tra Milan-Lazio e considerato più trend topic della Jolie che divorzia da Brad Pitt, lascia di sasso (se la si vuol leggere con leggerezza). Se si vuol guardare l’aspetto positivo (?), Diletta da Catania a 25 anni è desiderata e spiata come Jennifer Lawrence e Scarlett Johansson. Ma di positivo c’è solo che l’hacker delle stelle hollywoodiane fu beccato e condannato a 10 anni di carcere.
LEGGE Il resto è reato. Perché la pubblicazione di foto intime senza il consenso è violazione della privacy (e diffamazione alle volte), dunque reato e tale resta anche se sei avvenente e famosa. Assodato che la popolarità abbassa il livello di tutela, che una donna dello spettacolo deve convivere con certi «furti» tant’è che quel genio di Belen ha aggirato il problema teorizzando «meglio un selfie di una paparazzata dove si vedono le occhiaie», c’è da riflettere. E da lavorare. Non è solo sessismo, siamo oltre. Il linciaggio mediaticamente diffuso non ha età né sesso. Certo, noi donne siamo messe male. Ancora ieri facebook registrava insulti delle amiche alla 17enne violentata e filmata nella toilet della discoteca di Rimini. Siamo rovinate/i”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.