“Più forti dell’emergenza, ancora una volta e con la convinzione di restare ugualmente competitivi. Il Palermo non si nasconde è il primo a farlo è Bruno Tedino che si ritrova senza sei giocatori impegnati con le nazionali, ma ha incassato la disponibilità di quelli che non sono al meglio per affrontare il Carpi. A cominciare da Rajkovic che, appena recuperato dalla frattura del piatto tibiale ha detto di voler esserci. «Per me quando c’è un uomo a disposizione, abbiamo il 95% di soluzione dell’enigma – dice il tecnico -. Il resto lo fanno le qualità e quelle di Rajkovic non sono in discussione. Si può mettere in discussione la condizione fisica, ma con Perugia e Ascoli l’ho visto in grande condizione. Ha perso qualcosa, ma quando lo vedo sono molto sereno, perché vedo un grande uomo e sono i grandi uomini a farci cambiare le situazioni. E’ un giocatore troppo importante, un uomo devastante, lo reputo un giocatore fondamentale. In settimane abbiamo dovuto gestire delle situazioni, tra cui anche quelle di Dawidowicz e Szyminski. Se giocheranno, lo faranno solo perché sono uomini che vorrei sempre avere. Sono persone che vanno oltre gli ostacoli, quando ci sono manifestazioni di attaccamento alla maglia e al lavoro, bisogna solo togliersi il cappello. In una settimana normale bisognerebbe verificare le condizioni di tutti, questa è stata una settimana disgraziata sotto ogni punto di vista e siamo stati bravi tutti a lavorare, anche chi in teoria avrebbe avuto meno spazio. Come i polacchi che, sulla carta, non avrebbero dovuto giocare così tanto». TUTTO DECISO Scelte fatte, dunque, perché obbligate dalla contingenza che spinge il tecnico al ritorno del 3-5-2 con Coronado in appoggio a La Gumina. Una scelta dettata dal fatto di avere solamente tre attaccanti e in questa situazione Moreo rappresenta l’unico cambio per mutare qualcosa se ce ne fosse bisogno. «Ci sono degli aspetti che mi fanno pensare di giocare con due punte e Coronado, per non stravolgere un impianto che ha fatto bene, ma Moreo, che sta lavorando forte dopo aver avuto qualche problema notevole, non ha una condizione perfetta a livello di durata. Questa scelta la farò alla fine, abbiamo provato entrambi gli schieramenti». Murawski dovrebbe tornare titolare a metà campo e La Gumina essere l’unico terminale offensivo. Il rischio è che senza Nestorovski possa sentire l’intero peso dell’attacco. «Col Parma ha giocato senza Nestorovski e ha segnato, a Bari decisivo senza il macedone, ma La Gumina non è il salvatore della patria – spiega Tedino -. Nessuno vince partite da solo, si sta ritagliando uno spazio importante ed è molto migliorato. Nessuno deve sentirsi sotto esame, bisogna essere liberi e giocare con grande intensità». […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.