Gazzetta dello Sport: “Le papere di Posavec stanno costando care. Gli errori che hanno spianato la strada al Torino hanno riproposto il problema portiere”

L’arrivo di Paul Baccaglini a Palermo ha fatto passare in secondo piano la sconfitta di Torino e il suo principale protagonista (in negativo): Josip Posavec. Il giovane portiere croato ancora una volta è risultato determinante. Il suo errore sul primo gol di Belotti ha rimesso in gioco il Torino ed ha condizionato negativamente tutta la squadra che in 7 minuti ne ha beccati tre, vanificando quanto di buono era riuscita a fare nei 75 minuti precedenti. Anche la responsibilità del terzo gol, per la verità, ricade quasi tutta sulle spalle del portiere del Palermo: due uscite a vuoto nell’area piccola, due errori inammissibili. Insomma, per Posavec è stata una giornataccia. Sui social network qualcuno l’ha ribattezzato ironicamente Paper­Posavec. Anche perché non è la prima volta che l’ex portiere dell’Inter Zapresic macchia le sue prestazioni con errori al limite dell’inspiegabile.

INESPERIENZA È giusto dire anche che tante volte Posavec ha fatto bene, dimostrando coraggio e un potenziale di base notevole, ma si sa, gli errori dei portieri scavano ricordi più profondi di quanto facciano le loro prodezze. E adesso, sulla bilancia, gli errori cominciano a pesare più degli interventi salva­gol. Infortuni di ordine tecnico che da un lato evidenziano la scarsa esperienza (dato ovvio per un ragazzo che giusto domani compirà 21 anni, alla sua prima stagione in Italia), e dall’alto le differenze con la scuola di portieri italiana, un gap che nonostante il lavoro quotidiano di un prepatore quotato come Sicignano non è stato ancora colmato. Peraltro a Torino Posavec è andato in barca dopo il primo errore, come dimostra la seconda uscita a vuoto, in occasione del 3­1. Cosa che non gli era capitata a Napoli, per esempio, quando aveva reagito alla grande al suo errore, risultando più volte decisivo dopo il tiro di Mertens che si era fatto passare tra le gambe. Quello del San Paolo è stato l’errore più marchiano, ma è passato quasi inosservato in virtù delle parate successive che hanno permesso al Palermo di tornare a casa con un preziosissimo punto in tasca.

L’ELENCO DEGLI ERRORI Ormai si è fatto lungo, e la mancanza di un’alternativa (Il secondo portiere rosanero, Fulignati non è mai stato preso in considerazione in questo senso), non permette neppure di allentare la tensione sul croato. Volendo riattraversare la sua personale galleria degli orrori, bisogna partire dal match d’andata col Napoli, quando Posavec si lasciò passare tra le mani un diagonale non irresistibile di Callejon per il 3­0 dei partenopei. Non benissimo neppure a Marassi, con la Samp, sul gol di Bruno Fernandes al ‘94, un tiro violento, ma non angolatissimo che forse Posavec ha visto partire con un attimo di ritardo. Clamorosa la papera all’Olimpico, sulla punizione dalla trequarti di Paredes, un tiro­cross innocuo che finì in rete per il 2­0 della Roma. Uno scontro con Aleesami in area di rigore (responsabilità condivisa) regalò a Suso il pallone del vantaggio contro il Milan al Barbera. Due incomprensioni con Goldaniga e Morganella sono costati altrettanti gol contro Chievo e Sassuolo“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio