L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” dedica spazio ai portieri in casa Palermo. Attenzione anche sul nuovo arrivato, Alberto Pomini. Colui che è stato designato come chioccia di Josip Posavec, ma che spera di poter dire ancora la sua, dopo 14 anni di Sassuolo e pochissime gare giocate. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
“Ecco la chioccia di Posavec, colui che dovrà aiutare il portiere croato a crescere: Alberto Pomini, classe 1981, veneto di Isola della Scala. La scelta di Zamparini e Lupo è caduta sull’ex Sassuolo, a cui il Palermo ha ceduto (con Goldaniga) il giovane Marson. Per Pomini – da 13 anni in neroverde, 193 presenze tra Lega Pro, Serie B, Serie A e Coppa Italia – una decisione combattuta, tanto che inizialmente il nuovo numero 22 rosanero aveva declinato l’offerta: «Ma rinunciare a questa opportunità mi avrebbe fatto perdere il sonno – ha detto Pomini – voglio vedere ancora quanto valgo. La competizione è il sale del calcio». COMPITO Pomini non gioca una partita ufficiale dal 2014-15: da allora ha sempre fatto il secondo a Consigli. In precedenza invece, era stato protagonista con la maglia del Sassuolo, con la quale aveva vinto la B nel 2013. Il Palermo lo ha scelto per la sua esperienza, perché è un uomo spogliatoio, per la sua serietà e compostezza, perché il secondo portiere bisogna anche saperlo anche fare:«Mi ritengo un portiere da Palermo, altrimenti non avrei accettato. È giusto dare fiducia a un giovane interessante come Posavec, ma è altrettanto giusto che io cerchi di dare il massimo». ANALISI Nonostante sia arrivato da pochi giorni, Pomini è già entrato nel ruolo: «Con Posavec stiamo già facendo amicizia, analizziamo assieme le varie situazioni. Cercherò di dargli una mano come è giusto che sia. Bisogna avere entusiasmo e trovare compattezza. La Serie B è piena di ostacoli e 42 giornate sono tantissime». Già potrebbe esserci anche bisogno di lui, e Pomini intende farsi trovare pronto. […]”.