“I cinque club inglesi che martedì si sono riuniti in una sala riservata dell’hotel Dorchester per parlare del progetto della nuova Super Lega Europea sono stati intercettati dal Sun e ieri il tabloid britannico ha sparato la notizia nella controcopertina, con le fotografie dei dirigenti presenti. I nomi: il britannico Edward Woodward, 44 anni, amministratore delegato del Manchester United; lo spagnolo Ferran Soriano, 48, a.d. del Manchester City; il sudafricano Ivan Gazidis, 51, direttore esecutivo dell’Arsenal ed ex vicecommissario della Major League Soccer; l’avvocato statunitense Bruce Buck, presidente del Chelsea; l’inglese Ian Ayre, 52, CEO del Liverpool. I cinque, ben sintonizzati per origini o cultura con il sistema Usa, hanno incontrato il miliardario statunitense Stephen Ross, 75 anni, proprietario del club di football americano Miami Dolphins, ma, soprattutto, fondatore della Related Companies, società di centri residenziali di lusso, fondi immobiliari e eventi sportivi. Ross, patrimonio stimato in tre miliardi di sterline, ha creato nel 2003 l’International Champions Cup, diventata nel tempo un evento estivo globale. Nel 2015, ha avuto tre versioni: statunitense, cinese e australiana, con la partecipazione di Roma, Inter, Milan e Fiorentina. Una Champions di luglio. FORMAT L’esperienza consolidata e il denaro che può mettere in campo Ross attraverso contratti tv da favola si sposano alla voglia di Super Lega dei grandi club europei. Il progetto è quello di creare una struttura che garantisca la partecipazione permanente delle big del vecchio continente, evitando così i rischi finanziari legati, nel caso della Champions, ad una mancata qualificazione. Un format fisso proteggerebbe invece le grandi d’Europa da questi pericoli. Le altre formazioni da coinvolgere sono Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Juventus, Milan, Inter, Psg, Olympiacos. Il progetto avrebbe due conseguenze: la morte della Champions attuale e il totale ridimensionamento dei campionati nazionali. REAZIONI I media britannici si sono subito scagliati contro la Super Lega Europea: la Premier non si tocca. Le reazioni dei diretti interessati sono invece all’insegna della massima diplomazia. L’Uefa fa sapere che era a conoscenza della riunione di Londra, mentre l’Arsenal, unico dei club presenti ad aprire bocca, dichiara: «Siamo contrari a qualsiasi fuga, l’incontro di martedì è servito solo a mettere a punto una serie di proposte per modificare la coppe europee da sottoporre successivamente all’Uefa». Davvero vogliono farci credere alle favole?“. Questo quanto riportato dall’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”.