“Da Termini a Fiumicino con lo stesso obiettivo: spingere la Lazio a volare ancora più in alto. Dopo aver «accompagnato» la squadra di Inzaghi verso Napoli, accorrendo in massa alla stazione Termini, ieri i tifosi biancocelesti hanno «invaso» l’aeroporto di Fiumicino per manifestare tutto il proprio calore ai giocatori in partenza per Palermo. Così come la trasferta nella città partenopea, anche quella nella città siciliana, infatti, è off limits per i sostenitori laziali. E allora ecco un nuovo raduno a cui hanno aderito in almeno 400 (un gruppetto ha incontrato i loro beniamini). AVANTI COSÌ Il bagno di folla ha ovviamente riempito di gioia Inzaghi e i suoi giocatori. Il tecnico, in conferenza stampa, ha avuto modo di sottolineare ancora una volta quanto siano importanti per la sua formazione certe manifestazioni d’affetto. «Contro il Sassuolo e contro il Genoa c’era più gente allo stadio e il sostegno che abbiamo ricevuto ci è servito tantissimo per vincere. A Palermo purtroppo non ci saranno, ma hanno trovato lo stesso il modo di farsi sentire vicini». L’allenatore è stato tra i più applauditi all’arrivo a Fiumicino, ma tutti sono stati acclamati perché il bello di questa Lazio è che ogni giocatore sta dando il massimo e pertanto merita il massimo della stima. Il grande entusiasmo dei tifosi non è stato minimamente scalfito neppure da un allarme bomba che a un certo punto è scattato per una borsa lasciata incustodita proprio nei pressi della zona in cui si erano assiepati i sostenitori. Allarme, peraltro, rientrato nel giro di pochissimi minuti. OCCHIO AI ROSANERO Un entusiasmo alle stelle che si giustifica anche con un derby, atteso come sempre, che è ormai alle porte. «Ma noi – ha puntualizzato Inzaghi – siamo unicamente concentrati sul Palermo. Che è una squadra tosta e che sarà anche arrabbiata. Non ha la classifica che meriterebbe e in casa ha messo in difficoltà anche squadre molto forti. Non voglio cali di tensione. È chiaro che al derby ci pensiamo, io personalmente lo aspetto dal ritiro di Auronzo, ma questo non deve condizionarci minimamente. Per questo Anderson gioca regolarmente anche se è diffidato. Se non lo facessi giocare che segnale darei? Quella col Palermo per noi è una sfida fondamentale». Per l’allenatore, poi, è il ritorno nello stadio dove tutto cominciò sette mesi fa, quando debuttò sulla panchina biancoceleste affrontando proprio il Palermo al Barbera. «È cambiato tanto da allora. Quell’esordio fu fantastico, ma questa sarà una partita diversa. Ci sono tante incognite, compresa quella dell’orario, visto che è la prima volta per noi alle 12.30 quest’anno». Sarà anche la prima volta con la stessa formazione della partita precedente. Inzaghi conferma infatti gli uomini e il modulo con cui ha superato il Genoa”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.