Gazzetta dello Sport: “Lazio ad alta tensione, stop all’allenamento e a rapporto dai tifosi”

“Non c’è pace per la Lazio. Ieri pomeriggio, l’onda lunga della contestazione dei tifosi biancocelesti ha raggiunto il ritiro di Norcia. Allenamento interrotto e squadra a rapporto dagli ultrà per circa un’ora. Toni duri senza comunque sfociare in atti di violenza. Ma ancora una giornata difficile per la squadra del presidente Lotito. E pensare che dopo la batosta nel derby (1-4) che ha determinato anche l’esonero di Pioli, era scattato da lunedì sera il ritiro in Umbria proprio per permettere al nuovo tecnico Simone Inzaghi di lavorare col gruppo in un clima più sereno rispetto a quello che si era creato nella Capitale attorno alla Lazio. Domenica sera, infatti, al termine della gara con la Roma, qualche centinaio di tifosi si era spostato a Formello (dopo aver seguito la partita a Tor di Quinto) per contestare la squadra (i giocatori erano invece rientrati nelle proprie abitazioni). Tra le cariche della Polizia, in una zona presidiata già da ore, erano stati registrati anche quindici fermati (i tre arrestati rilasciati lunedì). FACCIA A FACCIA E ieri, al terzo giorno di lavoro a Norcia, la tensione dell’ambiente laziale è tornata a farsi sentire dopo che 24 ore prima erano stati esposti striscioni contro Lotito e il d.s. Tare. In mattinata, Inzaghi aveva concesso una mezza giornata di riposo; alle ore 17 era fissata la ripresa sul campo. Ma mentre i biancocelesti svolgevano gli esercizi di riscaldamento, è scattata la richiesta per tutta la squadra di recarsi sotto la rete di recinzione del campo, nel settore dove si affacciavano gli ultrà (una decina). Inzaghi ha fermato la seduta. Tutti i giocatori impegnati sul campo (gli infortunati erano in palestra) sono andati a sentire quei tifosi. Con loro anche il tecnico e Tare, che era a bordo campo in tuta. Un confronto acceso e serrato. Volti bassi e tesi da parte dei giocatori. In prima fila, i veterani del gruppo: capitan Biglia, Candreva, Biglia, Gentiletti, Marchetti e Parolo. Un passo indietro, Klose e Cataldi. Più in là una pattuglia delle Forze dell’ordine a sorvegliare la situazione per evitare che potesse degenerare. ACCUSE Nel faccia a faccia, la rabbia per la pesante sconfitta nel derby si è agganciata anche a un’annata con tante delusioni, dopo il terzo posto del campionato scorso. È stato chiesto un maggiore attaccamento alla maglia e un finale di stagione dignitoso. In questo senso, dai tifosi è stato indicato ai giocatori lo stesso Simone Inzaghi come esempio di lazialità considerato anche che il neo tecnico è stato anche il centravanti dell’ultimo scudetto. Da parte della squadra è stato assicurato il massimo impegno, a partire dalla prossima gara, la trasferta di domenica sera a Palermo. Nel momento più intenso del confronto, che è durato quasi un’ora, riecheggiavano le parole di Antonio Candreva: «Avete ragione, abbiamo fatto una stagione ridicola». Poi, la Lazio ha ripreso l’allenamento tra lavoro atletico e una partitella. In un’altra giornata che non ha risparmiato tensioni e veleni”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Giulia Nasca