“Ci siamo, si comincia. Questa sera il Palermo torna di scena al Barbera ed io dopo un anno sarò presente allo stadio per vedere giocare il Palermo di Tedino. Dal momento che ho preso l’impegno di commentare il campionato dei rosanero, trovo corretto andare a vedere le partite dal vivo, convinto e sicuro di ricevere forti emozioni e di vedere un gioco spettacolare e vincente. Se fossi un giocatore del Palermo, infatti, mi sentirei oltraggiato dai giudizi negativi, dall’allontanamento dei tifosi, dal calo degli abbonati, dal pessimismo e dall’abbandono generale. E reagirei con forza e determinazione in campo per disputare le partite al massimo dell’agonismo e con grande intensità per riportare la gente allo stadio con delle belle prestazioni e dei risultati. E’ questo l’obiettivo: partire subito con una mentalità aggressiva e vincente sia in casa che fuori per andare, fin dalla prima giornata, in testa alla classifica riconquistando la fiducia dell’ambiente. Un conto è giocare davanti a 3000 spettatori, un altro è farlo con uno stadio gremito. Gli uomini di Tedino hanno il compito di vincere, ma anche di convincere per ricompattare il popolo rosanero nella marcia verso la serie A. Perché questo è l’obiettivo dichiarato da Zamparini e perché per molti addetti ai lavori il Palermo è la formazione da battere. Mi sembra che la squadra abbia acquisito molto bene i principi fondamentali del calcio moderno con un gioco aggressivo e propositivo attaccando gli spazi senza palla. Questo mi lascia ben sperare. Nel suo organico il Palermo ha giocatori di grande spessore per la categoria come Nestorovski, Coronado, Aleesami, Rispoli, Trajkovski, Jajalo e Chochev che sono animati da voglia di rivalsa. Senza dimenticare i giovani interessanti come La Gumina e Lo Faso che potranno dare con il loro talento una apporto importante e decisivo alla causa. In generale si tratta di un gruppo di calciatori con una buona esperienza internazionale che può vincere, a condizione che trovi la grande forza caratteriale necessaria per superare i momenti negativi in campo e non solo”. Questa l’analisi dell’ex calciatore e tecnico rosanero riportata da “La Gazzetta della Sport”.