Gazzetta dello Sport: “L’allievo Stellone gela Cosmi. Se il futuro è nero…”
Ieri sera Cosmi stava sognando di mettere a segno un debutto con i fiocchi. I suoi erano in vantaggio per 1-0 sul Palermo che non riusciva a trovare la via del gol nonostante un rigore a favore, ma neutralizzato da Vicario. Con questo pari il Palermo resta secondo in classifica e guadagna un punto sul Verona terzo. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sul match di ieri:
“PAURA VENEZIA Oltre al sacrificio e alla compattezza il nuovo Venezia ha anche ritrovato il gol su azione: è la squadra che in B ne ha fatti di meno così (12) e questo è stato l’unico sprazzo della serata. Minuto 39’, lungo cross dalla destra di Citro, perfetto assist di sinistro di Bruscagin e prima rete stagionale di Bocalon nella squadra della sua città. Poco prima anche Pinato aveva avuto una buona palla, ma non gli è sembrato vero di trovarsi da solo a centro area su un corner e ha calciato in curva. Per il resto il Venezia si è difeso, compatto, tenace, fino a quando il Palermo non ha scatenato tutto il suo potenziale offensivo. Ed è subentrata la paura, con troppi disimpegni sbagliati e tanta apprensione.
RISVEGLIO PALERMO Il momento migliore del Palermo, in questa stagione, è l’ultimo quarto d’ora delle partite. Stavolta è arrivato, in quella fase di gara, il gol numero 12, che ha evitato la seconda sconfitta di fila in trasferta dopo il crollo di Crotone. Dopo un’ora di abulia, grazie all’ingresso di Falletti sono arrivate le occasioni. La più clamorosa, dopo un missile di Rispoli vicino all’incrocio, è stata al 25’, con il rigore che Nestorovski si è procurato (fallo di Bruscagin) e si è fatto parare. Il Palermo non si è demoralizzato, ha chiuso il Venezia nella sua area e, dopo due grandi parate di Vicario su tiro di Jajalo e colpo di testa di Moreo, ha trovato la rete con un altro colpo di testa di Puscas, su corner. E non si è fermato, ha cercato di vincerla, visto che il Venezia era alle corde. Ma era tardi, troppo tardi. Puscas ci ha provato anche nel recupero, ma invano. Se il futuro è nero—malgrado le rassicurazioni del presidente Foschi—il presente rimane rosa”.