Gazzetta dello Sport: “La sicurezza del Palermo. Pomini talismano per la A. Il portiere ha parato un rigore al Pescara. Anche 5 anni fa al Sassuolo…”
“Ci sono i gesti e le analogie. Le prodezze che lasciano il segno e rievocano ricordi felici. E poi ci sono i numeri che ricorrono, come il 5, che per Alberto Pomini è insistente. La parata sul rigore di Brugman sabato scorso rischia di incidere parecchio sul campionato del Palermo. Senza questo intervento i rosanero non avrebbero trovato le forze per restare in partita e portare un punto a casa che ha consentito l’aggancio al secondo posto. Pomini un’esultanza così dagli undici metri non la faceva da 5 anni, proprio dalla stagione della promozione in A del Sassuolo. Anche in quel campionato parò un rigore, contro il Verona e pure quella gara terminò 1-1. Che sia un segno del destino per il ritorno in Serie A dei rosanero? Di sicuro è stato un dejavu, ma anche la certificazione che l’esperienza conta più delle belle speranze. Nel passaggio del testimone tra Posavec e Pomini il Palermo ci ha guadagnato. Il portiere veneto quando è stato chiamato in causa ha dato certezze e, quasi sempre, ha portato punti pesantissimi, ma con il Pescara è giunto al culmine del suo essere essenziale. E’ arrivato per fare da chioccia, ma in cuor suo sapeva che poteva diventare titolare, ha aspettato lavorando in silenzio, lo stesso degli ultimi 5 anni a Sassuolo in cui non ha più visto il campo retrocedendo al ruolo di terzo. A Palermo è rinato e a 37 anni vuol dire tanto. CAMBIO Da 9 partite Tedino gli ha affidato la porta e con lui i rosanero hanno conquistato 13 punti perdendo solo due volte. Nelle altre 6 presenze, quando, ha dovuto sostituire Posavec, i punti centrati sono stati 7. I numeri parlano per lui e il finale di stagione è consegnato alle sue mani. E chissà che magari non ci scappi pure un altro rigore parato. Quello neutralizzato al Pescara è il quarto in carriera in Serie B, oltre a quello già citato con il Verona, Pomini ne ha respinti ben due nel 2012 contro la Ternana e l’Albinoleffe. Se per l’ex Sassuolo sono trascorsi cinque anni dall’ultimo rigore parato, se sono dovuti trascorrere altrettanti per tornare a vedere un portiere respingere un penalty al Barbera. L’ultimo era stato Stefano Sorrentino su Di Natale in un Palermo-Udinese terminato 2-3 che, di fatto, consegnò i rosanero alla Serie B nella retrocessione del 2013. L’analogia in questo caso non è benaugurante, però dopo Sorrentino, che poi oltre a riportare il Palermo in Serie A ha contribuito alla sua permanenza nel massimo campionato per altre due stagioni, Pomini è il portiere che sta incidendo di più. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.