L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla scalata di Mateju.
Può bastare un break a centrocampo e un assist per il gol della vittoria a cambiare il giudizio dei tifosi su un giocatore? Forse non ancora, ma di certo è un buon inizio per svoltare e cominciare a essere percepito in maniera diversa. È quanto sta succedendo ad Ales Mateju, protagonisti della sua miglior partita in rosanero, domenica contro la Reggina.
L’assist per Soleri è stato il momento più alto del suo pomeriggio, il gesto tecnico che ha messo il sigillo su una prestazione molto buona, come sussurravano i tifosi lasciando il Barbera e soprattutto come ha sottolineato con trasporto Corini, al termine della partita, visto che Mateju lo ha voluto proprio lui a Palermo e che – in qualche modo – il fatto che il difensore ecco stia finalmente convincendo la piazza, rappresenta anche una sua piccola vittoria personale.
«È un ragazzo che conosco bene – ha detto Corini nel post partita -, a inizio stagione aveva giocato fuori molo e aveva fatto una preparazione particolare, visto che era arrivato a campionato già iniziato. Ma si è messo a disposi-zione con grande generosità, e questo è lo spirito che lo contraddistingue. Sono felice per Ales perché ha fatto una partita importante su Rivas, giocatore temibilissimo: non si è mai fatto superare ed è riuscito anche ad essere propositivo, come si è vi-sto anche nell’occasione del gol del 2-1».