Gazzetta dello Sport: “La rivincita del Sud. Non solo Napoli. Frosinone, Catanzaro e Catania super. Stirpe: «Anche Palermo ha tifoseria super»”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla rivincita del sud nei campionati di B, C e D oltre che di A con il Napoli sempre più verso la vittoria dello scudetto.
Benvenuti al Sud. Passione, calore, entusiasmo, luoghi da cartolina. E adesso tanto, tanto pallone. Che può servire da traino per una attesa rinascita. La cavalcata trionfale del Napoli è la molla di tutto. La squadra di Luciano Spalletti a 12 giornate dalla fine ha 18 punti di vantaggio sulla classifica e vede quello scudetto che manca dal 1990 quando il re era Diego Armando Maradona che oggi, da leggenda, dà il nome allo stadio in cui comandano due nuove stelle il nigeriano Victor Osimhen e il georgiano Khvicha Kvaratskhelia. Non osiamo immaginare cosa succederà il giorno del trionfo. Napoli vive di calcio. Sogna in grande. Oggi gioca alla pari con le big d’Europa e l’impresa degli uomini di Spalletti può ridare slancio a una città intera. «Stiamo ragionando con il prefetto e il questore per avere una festa Scudetto bella e in sicurezza. E’ un evento che ci fa gioire, ma ci preoccupa anche un po’», ha detto ieri il sindaco Gaetano Manfredi. Ma, parallelamente, il Sud vive imprese simili in altre piazze. Perché in Serie B domina il Frosinone guidato dal campione del mondo 2006 Fabio Grosso che ha 13 punti di vantaggio sulla terza, che è il Bari, altro polo meridionale che tenta il salto in alto (peraltro con la stessa proprietà del Napoli), nel girone C della Serie C nessuno può mettere in dubbio la scalata del Catanzaro che a sette giornate dalla fine ha un ampio margine sul Crotone. Mentre in Serie D nel girone I il Catania domenica potrebbe addirittura essere già promosso.
RISORGE LA CIOCIARIA Frosinone in A Ora manca poco Il meridione rialza la voce, insomma. «Dopo un ciclo perdente si registra un momento di grande vivacità. E’ un segnale importante, una rinascita e devo ammettere che fa enorme piacere», dice Maurizio Stirpe presidente del Frosinone. imprenditore illuminato e vice presidente di Confindustria. «C’è stato un forte squilibrio, ora si vede un’inversione di tendenza. Ben venga questo riscatto anche da parte di piazze, oltre a Napoli, come Catania, Catanzaro, le stesse Palermo, Bari e Lecce che hanno splendide tifoserie»
CALABRIA FELICE Progetto Catanzaro Esaltare il territorio. Nel capoluogo calabrese sono pronti per un salto che aspettano da qualche anno: «Nello scorso torneo la B ci fu sottratta male dal Padova. Ora ci siamo. I nostri modelli si chiamano Atalanta, Udinese, Sassuolo», spiega Noto, al timone dal 2017, che è pronto a una bella operazione di marketing territoriale: «Noi già giochiamo col marchio del consorzio della cipolla di Tropea sulle maglie. Coinvolgere anche Caffo di Amaro del Capo e Callipo del tonno in una partnership che ora seguono altri club, sarebbe bello. Dobbiamo produrre giovani e per questo pensiamo a un centro sportivo. Questa è una piazza calda, i calciatori che scendono dal Nord mi dicono che si esaltano di più. Abbiamo rigenerato l’usato sicuro Iemmello (22 reti, ndr). Qualche ingaggio superiore alla media lo abbiamo (oltre i 100 mila euro, ndr), ma vogliamo questo salto»
ISOLA IN FESTACatania prima la C Poi sogna in grande. A Catania la festa si potrebbe già consumare domenica se la squadra di Giovanni Ferraro batterà il Canicattì. Ciccio Lodi a 38 anni è l’anima di un gruppo che ha perso solo una volta e vinto 23. Ha giocato con Empoli, Udine, Genoa, Parma, ma Catania è nel cuore: «E ci resterò a vivere. Ho aperto una scuola calcio. Quel che si respira qui è qualcosa di unico. E’ una cosa immensa e non oso immaginare cosa succederà per la promozione. E’ il segno di una vera rinascita». Che, in questo caso, parla australiano. Rosario Pelligra, 43 anni, titolare di una holding forte nella riqualificazione edilizia, ama lo sport. Dopo il Catania, ha messo pure le mani sulla Pallacanestro Varese.