Gazzetta dello Sport: “La risposta di Corini alle critiche. Il Palermo vince con i fuochi d’artificio”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro la Reggiana.

Il Segre-to? La spietatezza quando conta. Poi sì, c’è anche lui, Jacopo Segre che con due “mazzate” piega una Reggiana bella e anche orgogliosamente aggrappata sempre alla partita nonostante l’inferiorità numerica patita al tramonto del primo tempo. Si sa: il Palermo è nato ed è stato creato per essere la kriptonite del campionato di B, eppure soffre ma col grande merito di saper gestire i momenti e uscire coi suoi fuochi d’artificio: Segre, per esempio, procura l’espulsione dei granata e poi infila l’1-2 quando Nesta pensava di piantare le tende di un miracolo. Sfiorato ma mai edificato. Così, il Palermo si scosta da quell’unico punto in classifica e la Reggiana (senza Vido, e si sente) pensa già al derby con il Parma di sabato.

La forza della spietatezza, dicevamo. Nel primo tempo gioca la Reggiana ma l’acuto lo piazzano i rosanero. Due occasioni: un gol e un’espulsione a favore. Al 7’ il vantaggio: botta da fuori di Lund, Bardi respinge ma il Pirata Lucioni è lì a ribattere nello specchio. Gol? Sì, anche se – non essendoci la Goal Line Technology – serve l’intervento del Var per certificare che la respinta coi piedi di Pettinari è ben dentro la porta. Palermo in vantaggio al primo sospiro: e per il resto è Reggiana con evidenti fonti e linee di gioco nel quale spicca Girma, sempre vivo ma anche un po’ sprecone. Si vede che Nesta ha dato intesa, solo che il Palermo appena si guadagna un contropiede, zac, è un’esecuzione: minuto 42’, Segre lanciato da Di Mariano coglie la terza linea reggiana bella alta e nella quale solo Marcandalli prova a metterci una pezza. Intervento falciante del granata al limite dell’area: rosso diretto mostrato dal neopromosso arbitro Tremolada, Reggiana in 10 ma senza meritare uno svantaggio che il Palermo, spietato, ha colto con soli due fuochi d’artificio.

Dura sopravvivere in 10 contro il Palermo. Ma c’è sempre un ma: Nesta infila Varela e Lanini col primo che rischia di guadagnarsi un rigore e l’altro che segna immediatamente l’1-1 decretato col Var perché tenuto in gioco da Gomes nonostante l’iniziale sbandieramento del secondo assistente. Orgoglio e coraggio da vendere. E la spietatezza? Rieccola: passano 8’ e il Palermo confeziona l’1-2, assistenza del diavolo Di Mariano, viaggio altrove di Bardi in uscita e Segre che infila il vantaggio decisivo. Spietati contro “Braveheart”: a volte vi