“La Gazzetta dello Sport” di oggi scrive una breve analisi sul brasiliano del Palermo Igor Coronado, in vista anche dell’importante match di questa sera contro l’Empoli.
“All’andata realizzò il suo primo gol in maglia rosanero. Un gol bellissimo – conclusione dal limite sotto l’incrocio –che valse al Palermo il 20, ma che non bastò per conquistare i tre punti control’Empoli di Caputo e Donnarumma. Finì 3-3. Da allora il Palermo è cambiato tanto, è cresciuto e si è voluto, così come è cambiato Coronado che sta volta però spera di essere determinante. Rispetto a quel Palermo, quello odierno è più autoritario e consapevole della propria forza. Sa fin dove spingersi per conquistare i tre punti, quando è il caso di forzare la giocata e quando bisogna gestire e sapersi accontentare. Una crescita coincisa con il lievitare del rendimento di Coronado che nel frattempo ha cambiato ruolo.
EVOLUZIONE Ad inizio campionato Tedino lo utilizzava da trequartista, spesso dietro a due attaccanti. Adesso il brasiliano viene impiegato da mezzala a tutti gli effetti. E accanto a Jajalo e Chochev ha offerto le prestazioni più convincenti. Ha anche compiti di contenimento, ovvio, ma arretrato sulla linea di centrocampo, Coronado tocca molti più palloni rispetto al passato, subisce meno il pressing ossessivo delle squadre avversarie ed è quindi più libero di inventare, di cercare la giocata in velocità o suggerire la verticalizzazione per i compagni del reparto offensivo. È un ruolo che non dispiace a Coronado, anche se lontano dalla porta il numero di occasioni da gol si è giocoforza ridotto.
I NUMERI Finora appena 2 reti messe a segno, quella realizzata nel match d’andata e lo splendido gol siglato a Bari, da oltre 35 metri. Non a caso gol dalla distanza. Certo, il Coronado di Trapani aveva abituato i propri tifosi a numeri più consistenti, quasi da bomber (19 le reti in 2 stagioni in granata, l’anno scorso dopo 23 partite era già a quota 5 e ne aveva giocate di meno). In compenso però è cresciuto il suo contributo sotto forma di assist: già 8 quelli confezionati quest’anno (la passata stagione erano 2 a questo punto del campionato). Insomma, un Coronado più centrocampista e meno attaccante , che sotto la guida di Tedino può innalzare ulteriormente il proprio tasso di pericolosità. Chochev ne è un esempio con i suoi 4 gol che sarebbero potuti essere di più se il bulgaro fosse stato più preciso e freddo in area di rigore.
RIPARTENZE LETALI Quella di stasera potrebbe essere una partita molto simile tatticamente a quella che il Palermo stravinse a Bari a dicembre , con Coronado decisivo, schierato in mezzo al campo per la prima volta dall’inizio (per necessità, più che per scelta ad essere sinceri, considerate le tante assenze a cui dovette far fronte Tedino). Per altro, così come oggi l’Empoli, anche allora il Bari arrivava da un periodo estremamente positivo e contava sul fattore campo per staccare il Palermo dopo averlo raggiunto in testa alla classifica. Adesso l’Empoli spera di vincere per agguantare i rosanero: di conseguenza dovrà fare la partita e il Palermo avrà spazio di agire in contropiede, valorizzando le proprie ripartenze. Proprio in questo quadro tattico, la velocità di Coronado potrebbe risultare letale agli avversari“.