“In fondo solo un campione del mondo poteva riaccendere una squadra sull’orlo del precipizio. Sulle gambe forti di Alberto Gilardino il Palermo attraversa l’inferno del Matusa solo con qualche graffio in volto e soprattutto con due gol in dote, uno del bomber di Biella e l’altro del giovane Trajkovski, per effetto dei quali i siciliani vincono lo scontro diretto e continuano a sperare nella salvezza. Sopraffatto dalla tensione nervosa, il Frosinone si arrende alla distanza alla qualità superiore dei rosanero, presi per mano in campo da Sorrentino, Maresca e dal Gila (106 anni in 3), proprio la «vecchia guardia» con cui Ballardini era andato in conflitto durante la sua prima parentesi in panchina di questa stagione: così, finalmente pacificati, gli ospiti sono andati a dormire a pari punti col Carpi a quota 32, in attesa della sfida di oggi degli emiliani con l’Empoli, mentre i ciociari finiscono con più di un piede in Serie B a 3 giornate dal termine. SVOLTA Proprio il Frosinone, che nel suo stadio aveva conquistato prima di ieri 22 dei suoi 30 punti, non resiste alla guerra di nervi e cede il passo. A un certo punto sembra come un assetato nel deserto che, allo stremo delle forze, si vede porgere una borraccia a inizio ripresa (ovvero le occasioni per Paganini, Ciofani e Kragl) ma mentre sta per stringerla il «malvagio» Gilardino le assesta un calcione, pardon una testata, facendola volare via: è il gol della svolta dell’11’, originato da uno spiovente di Rispoli, che all’improvviso ridà colore ai siciliani. La gara non finisce lì, perché ci vorrà tutta la bravura di Sorrentino e dei «buttafuori» Gonzalez, Aldelkovic e Cionek per venire a capo del rivale, prima del sigillo di Trajkovski (in gol pure all’andata con i ciociari), una sorta di premio agli sforzi dei rosa, tornati a gioire appieno dopo 13 gare senza successi. SORPASSO E dire che i padroni di casa hanno il solito sacro furore addosso in avvio. Aspettano per scelta il Palermo, tentano di ripartire. Ma in una sfida così complicata contano, e tanto, i dettagli, le furbizie, il mestiere, la precisione nei passaggi, la gestione delle fasi calde. Tutte doti nelle quali il Palermo vince il confronto grazie pure a quei mammasantissima di Maresca, Gonzalez e Gila, sostenuti dalla freschezza di Quaison, Hiljemark e Morganella e dalla disciplina di Rispoli in fascia. Duelli aspri (RussoGila e RosiQuaison) sono emblematici del clima in campo, talvolta Gucher e Maresca lanciano lungo per sorvolare la palude di mezzo. Fino alla svolta d’inizio secondo tempo: l’assalto del Frosinone sembra poter sortire gli effetti sperati, ma proprio nel momento migliore ciociaro Gilardino tenuto in gioco da Pavlovic decide di portare all’incasso il suo talento anticipando di testa Leali. Seguiranno minuti incandescenti. Nei titoli di coda Trajkovski sigla l’apoteosi in contropiede e spinge verso la B i ciociari, poi applauditi malgrado tutto dal loro generoso pubblico”. Questo il commento de “Il Corriere dello Sport” sul delicato scontro salvezza di ieri tra Frosinone e Palermo, vinto 2-0 dai rosanero grazie alle reti di Gilardino e Trajkovski.