Gazzetta dello Sport: “La gioia di Rigoli: «Sono figlio dell’Etna Catania, risaliamo»”

“La conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Pino Rigoli, per l’a.d. Pietro Lo Monaco, anch’esso voglioso di riscatto, si trasforma in un vortice di notizie e nomi che galvanizzano la tifoseria. Nel presentare l’ex allenatore dell’Akragas, Lo Monaco si fa scappare il nome del portiere: «Abbiamo acquistato il portiere del Monopoli Matteo Pisseri (si parla di un biennale, ndr). La prossima settimana presenteremo due giocatori. Fatti contratti pluriennali a tre giocatori giovani (con molta probabilità dalle giovanili della Roma), che non costano molto rispetto a quello che abbiamo trovato con gli altri 14 elementi dell’organico. Vorrebbero tornare anche Barrientos, Bergessio, Llama, e il fatto che Capuano manifesti la voglia di venire mi fa piacere. Questi giocatori sono un pezzetto di storia del Catania, poiché tutti hanno vinto. Spinesi, Mascara, Baiocco, Sottil e altri sono icone per i nostri tifosi. Il Gabbiano vorrei inserirlo nell’ambito della società per dare suggerimenti ai giovani attaccanti. Gli parlerò nei prossimi giorni». Ruba la scena Lo Monaco, ne è consapevole e prima di passare la parola a Rigoli: «Abbiamo un nuovo partner e starà con noi per 4 anni. La Domus Bet, è il nuovo main sponsor che presenteremo la prossima settimana». Tra i presenti c’è chi ricorda il famoso «stamu avvulannu» delle intercettazioni nell’inchiesta che ha affosddato il Catania mandandolo in Lega Pro, e proprio per le scommesse. Lo Monaco è chiaro e preciso: «Sono legalizzate le scommesse e questo ha portato a delle stortura del sistema calcio che io ho sempre combattuto ma la Domus Bet non è agenzia di scommesse». LA PANCHINA Il nuovo tecnico, emozionatissimo, esordisce: «Vorrei ringraziare l’a.d. Lo Monaco per avermi portato qui. Mi ha chiamato alle 6 di mattina per darmi la novità. Sono molto felice e mi ritengo fortunato di aver ricevuto il mandato di guidare il Catania. Da due notti non dormo e mi passano tanti ricordi da tifoso del club etneo. Sono di origini messinesi, ma mi sento figlio del vulcano. Vivo a Nicolosi ai piedi dell’Etna e quando passeggio per via Etnea sono a casa mia. Bisogna subito iniziare a lavorare per tornare nelle categorie che competono alla città. In settimana comunicherò il nuovo staff tecnico ma non deciderò nulla in chiave mercato, sarà compito del dottor Lo Monaco e del d.s. Argurio. Parlare di sistema di gioco oggi è prematuro, è un discorso che affronteremo nei prossimi giorni. Nel calcio conta la qualità ma anche l’equilibrio e i calciatori degni del Catania. Ai tifosi dico: vedranno calciatori che onoreranno la maglia. Di Grazia? È un ragazzo che ha bisogno di giocare e ad Agrigento ha avuto spazio. Ciro Capuano vuole tornare? A me ha dato una grossa mano. Polemica Akragas? Ho avvisato Tirri ed ho comunicato anche al fratello del presidente Alessi della mia scelta di andare al Catania. Adesso è un discorso chiuso»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.