Gazzetta dello Sport: “La carica di Gazzi: «Corsa e mentalità Palermo, eccomi»”

“È stata una trattativa lampo, quella che ha portato Alessandro Gazzi in rosanero, facilitata soprattutto dall’arrivo a Palermo di Daniele Faggiano. Già perché Gazzi e Faggiano avevano lavorato assieme già a Bari e Siena, la stima è reciproca, e data la necessità di portare alla corte di Ballardini giocatori esperti ed italiani, Faggiano ha subito pensato al centrocampista bellunese: «È chiaro che la presenza del direttore è stata determinante – ha ammesso Gazzi in sede di presentazione ufficiale –. Comunque al di là di tutto, sono consapevole della mia scelta. Arrivo in una piazza stimolante. Ci sarà da lavorare tanto e non mi tirerò indietro. Sono venuto per dare una mano alla squadra». SPOGLIATOIO Il ruolo di Gazzi sarà importantissimo tanto in campo, data l’esperienza, quanto nello spogliatoio. Inutile dire che è stato scelto anche perché c’è da cementare un gruppo nuovo, con tanti stranieri, e per colmare (almeno in parte) il vuoto lasciato dai vecchi senatori. Una nuova avventura, stimolante e inevitabilmente gravida di responsabilità, in un mom e n t o delicato della storia recente del Palermo: «Sono molto contento di questa chance e ci tengo a ringraziare il presidente Zamparini. In città c’è scettiscimo? Beh, magari il giudizio dei tifosi è figlio di ciò che è accaduto la passata stagione, ma io credo che con il lavoro e lo spirito di squadra giusto si possa fare bene e riportare armonia in tutto l’ambiente rosanero. Nel mio piccolo farò del mio meglio anche in questo senso. Le responsabilità non mi spaventano». SCELTO IL 14 Il trentatreenne centrocampista nato a Feltre ha firmato un contratto biennale e ha scelto la maglia numero 14, quella che già portava al Torino: «Al di là della carta d’identità mi sento giovane e voglio giocare in Serie A ancora per un po’. Questo è il mio obiettivo anche perché fisicamente sto bene. Perché il 14? L’ho sempre utilizzato, da quando esistono le maglie personalizzate, sin dai tempi di Bari. Ci sono affezionato perché lo indossavo da piccolo, quando giocavo con i ragazzi più grandi di me». RICORDI E a proposito di affetto e ricordi, come non fare cenno al Torino. Gazzi ha giocato in granata negli ultimi 4 anni, mettendo assieme 104 presenze tra campionato e coppe e segnando 3 gol. Una presenza discreta e importante la sua, sempre disponibile, mai sopra le righe, tanto da essere salutato con sincera commozione da tutto l’entourage granata: «Torino è stata una tappa importante della mia carriera – ha detto Gazzi –. Serberò il ricordo di momenti indimenticabili come il derby vinto con la Juve o la sfida con l’Atletich Bilbao di Europa League, oltre a tante altre emozioni che rimarranno sempre nel mio cuore». I tifosi del Palermo potranno vederlo all’opera già sabato sera nell’amichevole contro l’Olimpique Marsiglia: «Sto bene, in ritiro non ho saltato un solo allenamento col Torino, quindi mi sento pronto già per scendere in campo. Non ho ancora avuto modo di confrontarmi con Ballardini, ma non ci saranno problemi. So che c’è da lavorare duro. Per quanto riguarda il ruolo, nella mia carriera ho giocato soprattutto da interno di centrocampo nel 3­-5­-2»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.