Gazzetta dello Sport: “La B studia il protocollo antirazzismo”

La domenica del calcio italiano è stata macchiata da due episodi di razzismo in Serie B, come riportato dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. A poche ore di distanza, prima a Reggio Emilia e poi a Brescia, due giocatori, Dorval del Bari e Akinsanmiro della Sampdoria, sono stati bersaglio di insulti razzisti da parte di alcuni tifosi.

Gestione diversa da parte degli arbitri
I due episodi sono stati affrontati diversamente dagli arbitri coinvolti. A Reggio Emilia, Prontera ha interrotto la partita per sei minuti, facendo leggere un messaggio dagli altoparlanti per invitare i tifosi a fermare i cori. A Brescia, Massa ha invece deciso di non fermare il gioco, permettendo allo speaker di diffondere il messaggio durante il prosieguo dell’incontro.

Questa diversità di approccio ha riacceso il dibattito sulla necessità di un protocollo univoco in Serie B, simile a quello adottato in Serie A, per affrontare episodi di razzismo in modo chiaro e uniforme.

Le reazioni delle istituzioni e dei club
Antonio Zappi e Paolo Bedin, rispettivamente presidenti di AIA e Lega B, si sono sentiti per discutere l’introduzione di un protocollo specifico per la Serie B. Bedin ha dichiarato che “è necessario investire sulla cultura del rispetto”, mentre Carmelo Salerno, presidente della Reggiana, ha condannato l’episodio di Reggio Emilia, difendendo la reputazione della città in tema di inclusione.

Dorval, vittima degli insulti a Reggio Emilia, ha espresso il suo disappunto sui social, definendo “vigliacchi” gli autori delle ingiurie. La Sampdoria, invece, si è stretta attorno ad Akinsanmiro, con l’amministratore delegato Raffaele Fiorella che ha definito l’episodio “inaccettabile”.

Intervento del ministro dello Sport
Anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è intervenuto sulla vicenda, sottolineando che “il razzismo, l’antisemitismo e ogni forma di odio non si possono tollerare in una società civile”. Abodi ha auspicato sanzioni tempestive e il ritiro del gradimento per i tifosi colpevoli, invitando chi non rispetta le regole del gioco a “uscire dallo stadio”.

In attesa delle decisioni del giudice sportivo
Oggi il giudice sportivo esaminerà i rapporti degli ufficiali di gara per decidere eventuali sanzioni. Gli episodi di domenica rappresentano un campanello d’allarme per la Serie B, che deve trovare soluzioni concrete e immediate per contrastare comportamenti discriminatori e tutelare il rispetto e l’inclusione nel calcio.