Gazzetta dello Sport: “La A nel deserto. Stadi con i tifosi, Conte dice no «La riapertura è inopportuna»”
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Giuseppe Conte in merito agli stadi: «Nello stadio l’assembramento è inevitabile: l’apertura la trovo inopportuna». Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana Allenatori condivide: «Credo che il premier Conte abbia ragione, non c’è bisogno di protestare. Le cose si prova a farle cercando di mantenere la salute di tutti. Io mi rifaccio a quello che ci dicono gli esperti, questa non è una questione politica». Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità spiega «I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio».
Sul fronte del no agisce Matteo Salvini, segretario della Lega: «Non sono d’accordo sulla chiusura degli stadi, e non è una questione politica. Lo sport è passione, le partite di pallone, tennis, basket, pallavolo senza pubblico non mi paiono sport – ha detto a “Radio Punto Nuovo” –. Ricordo a Conte, giusto per non farne una questione di partito, che nella Emilia Romagna governata dal Pd per il Gp di motociclismo a Misano hanno autorizzato l’ingresso di 10 mila persone a gara in maniera oculata. Se gli stadi di Roma, Milano, Napoli, che ne contengono 50-60 mila fanno entrare 10 mila i tifosi va bene, direi. Infine temo che il tifoso, alla terza partita in televisione con il pubblico finto, cambia canale – ha concluso – e che senza vendere i biglietti le squadre di B o C fra due mesi possono arrivare a una strage di club e di lavoratori».