“«Contro il Napoli ci vorrà un po’ di cazzimma». Walter Novellino pesca dal lessico partenopeo per esorcizzare il momento e l’avversario. E finora in carriera gli è riuscito molto bene, visto che contro gli azzurri non ha mai perso. Finora 2 vittorie in casa e 2 pareggi fuori. Un record da mantenere per il suo debutto in rosanero, insieme a quello di unico allenatore mai esonerato da Zamparini. Dal Venezia al Palermo, 16 anni dopo di nuovo insieme. «L’ho trovato più giovane e carico, ma anche più allenatore – dice ridendo –. Lo conosco dal 1998, non gli ho chiesto niente di particolare. Lui sa chi sono. C’è un rapporto di stima, mi ha sempre fatto lavorare tranquillamente. Resta il fatto che un presidente può dire la sua. Cercherò di vincere o almeno pareggiare tutte le partite che mancano, di sicuro non voglio perdere. La voglia di rientrare era tanta, ho lasciato la Serie A 7 anni fa, ho avuto molte richieste in B, ma ho aspettato e ho fatto bene. Non voglio deludere il presidente e il pubblico di Palermo». Va bene la cazzimma, ma non solo. Novellino vuole vedere una squadra opportunista, determinata, e anche qualche accorgimento tattico basilare che funzioni. «Credo molto nelle motivazioni di ogni giocatore. La prima cosa che devono pensare è fare una grande partita sotto l’aspetto caratteriale – spiega –. La priorità sarà agire sulla testa dei giocatori. Dobbiamo però lavorare su alcune situazioni, non tante perché altrimenti si può creare confusione. Ho studiato qualcosa per metterli in condizione di far bene, ma in tre giorni non posso stravolgere tutto». DALL’ALLIEVO AL MAESTRO Ha sentito Iachini per raccogliere elementi, stavolta il maestro è ricorso all’allievo. «Mi ha parlato molto bene dei ragazzi, la voglia dei giocatori è tanta e l’ho visto anche dagli allenamenti. Ho trovato una squadra ben messa sul campo, conoscendo Iachini ne ero sicuro, lui è un mio figliolo, insieme abbiamo fatto grandi cose». Da un figliolo che gli ha lasciato il posto a un altro, Stellone, che col Frosinone ha messo nel mirino il Palermo. «Roberto è sempre stato uno forte, mi ha fatto vincere (proprio col Napoli che Novellino ha portato in Serie A, ndr) e lo stimo molto, la salvezza però la giochiamo noi. Il conto, al ristorante, si paga sempre alla fine». Stasera però c’è il Napoli di Sarri da contenere. VAZQUEZ FAI TU Novellino parte dalle certezze Gilardino e Vazquez a quali affiancherà il dinamismo di Quaison. «Gila è importante come tutti i nostri giocatori. Vazquez tatticamente può fare quello che vuole. L’indifferenza dei tifosi? Sono venuto con entusiasmo e voglio che si perda questa indifferenza. E’ una parola mi dà fastidio e sono convinto che possiamo farla dimenticare con buoni risultati»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.