L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara persa dal Palermo a Cittadella e riporta le parole di Corini.
Cittadella indigesto e in casa Palermo i brutti pensieri e i cattivi fantasmi continuano ad aleggiare nell’aria. La quinta sconfitta nelle ultime undici riapre in casa Palermo interrogativi forse sopiti dopo la mini-serie positiva di fine dicembre, con 8 punti in quattro partite. I problemi difensivi di quel periodo sono rimasti, complici le assenze in Veneto di Marconi out per squalifica, e Lucioni per guai fisici, mentre la media gol di 3 a partita pre-sosta è evaporata, un po’ come i siciliani nel secondo tempo dopo l’espulsione di Stulac.
Proprio su questo punto il tecnico Corini difende la scelta di averlo voluto tenere in campo dopo il giallo del primo tempo: «Cambiare Stulac all’intervallo? Era un’idea che avevo, ma non ho voluto forzare il cambio. Nei primi 45’ aveva gestito bene la manovra e nonostante il giallo mi sembrava in controllo della situazione. Purtroppo, Gomes ha recuperato solo nei due allenamenti a ridosso della sfida e non aveva nelle gambe più di trenta minuti di buon livello ed intensità.
Difesa da registrare Di riffa o di raffa, alla fine si torna sempre a parlare di fase difensiva. Con i centri di Pandolfi e Vita salgono a 12 gol subiti in 5 gare e la solidità delle otto giornate iniziali è solo un vago ricordo: «Nel primo gol, Ceccaroni è rimasto staccato da Pittarello, con quest’ultimo abile a prendere il vantaggio per l’assist a Pandolfi, molto bravo in occasione del gol. Sulla rete di Vita potevamo gestire la situazione sicuramente meglio. Pittarello ha retto l’uno contro uno con Nedelcearu e ha servito un altro pallone perfetto. Sapevamo che il Cittadella avrebbe cercato queste situazioni. Se vogliamo fare un campionato di un certo tipo occorre migliorare su questi aspetti»