Gazzetta dello Sport: “Kanoute va già all’attacco «Voglio la B col Palermo»”

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Mamadou Kanoute, attaccante del Palermo.

«Dopo che ho saputo dell’interesse del Palermo non ho neppure preso in considerazione altre richieste. Mai avuto dubbi, in questo senso. Il primo contatto? Circa un mese fa. Poi c’è stata una fase di stallo fra le società fino a quando, negli ultimi giorni, non è arrivata l’accelerata decisiva. Palermo è una realtà di livello mondiale. Una piazza devastante, bellissima. Giocare qui è un onore, non è come giocare altrove. Ho fatto questa scelta perché voglio arrivare in Serie B e magari un giorno anche in A. Stiamo parlando di una piazza importantissima, che meriterebbe di stare al top del calcio italiano, come testimoniano anche i nomi dei giocatori che nell’ultimo periodo hanno indossato lamaglia rosanero, da Dybala a Cavani, passando per Vazquez, Luca Toni e tanti altri. Io nasco esterno d’attacco, ma davanti posso ricoprire tutti i ruoli. Dipende come intende utilizzarmi l’allenatore. Per quanto riguarda i gol, è vero non ho mai segnato molto in carriera, ma so di poter fare meglio. Devo certamente migliorare sotto porta. Il gol però non deve essere un’ossessione. L’obiettivo primario resta quello della squadra. E io sono venuto a Palermo per fare bene per il Palermo. Teramo? Sono disponibile al cento per cento.

Ho dato piena disponibilità a Boscaglia: lui sa che negli ultimi giorni, prima di andare via da Catanzaro, non mi sono potuto allenare per vari motivi, ma se vuole, ci sono. Innanzitutto bisogna stare sempre sul pezzo.

E poi cattiveria e concentrazione. Qualsiasi squadra che gioca in C deve calarsi nella realtà di questo difficile campionato: solo così si può arrivare lontano e vincere. A Catanzaro ho avuto un ottimo rapporto con Auteri. Mi ha dato molto e grazie a lui sono migliorato tantissimo. Gli sarò sempre riconoscente. E sono convinto che per il Bari, Auteri sarà un’arma in più. Ma io adesso sono al Palermo e spero di segnargli una doppietta quando ci incontreremo (ride, ndr). Così gli dimostrerò di saper mettere a frutto i suoi insegnamenti».