Gazzetta dello Sport: “Juventus-Napoli, la sfida è cominciata. Il Pipita promette: «Farò doppietta». De Laurentiis: «Ha paura di noi»”

Tutte le strade portano al Pipita. Ovvio. E tutti i virgolettati confluiscono lì, su Higuain, sul presente che incontra il passato, su quelle roventi giornate estive, i 90 milioni, chi ha fatto bene, chi ha fatto male, chi godrà alla fine. E in mezzo c’è lui, assolutamente lui, Gonzalo Higuain. Gonzalo che ieri, entrando per l’allenamento a Vinovo, avrebbe risposto a un tifoso immaginando il meglio. Per sé. Domanda: «La farai una doppietta al Napoli?». E lui: «Beh, speriamo». A Napoli toccano ogni cosa; a Torino sperano che il Pipita si possa sbloccare dopo 4 gare senza allargare il sorriso. Cose che succedono, certo, ma resta assodata una cosa: che tutto gira attorno al Pipita.

HA PAURA DI NOI Perché poi anche Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha voluto fare il punto su quella che in fondo è la partita del colpaccio estivo. E lo ha voluto «virgolettare» dando una interpretazione su quella normale speranza del Pipita poco prima di mettersi sul campo a preparare la partita delle partite. «Nelle parole di Higuain non c’è invidia ­ dice il numero uno partenopeo a Radio Radio tv ­. In lui c’è la giusta considerazione anche per una squadra che evidentemente viene reputata pericolosa, perché è una squadra che, anche se ha perso un grande attaccante come Milik, ha 27 giocatori di cui due sono ancora da sperimentare. Come lo saluterò? Non lo saluterò perché non posso andare a Torino visto che sono solidale con i tifosi che non sono stati ammessi e rispetto le decisioni delle autorità costituite».

A MAGGIO VEDREMO… Morale: la sfida è già pulsante. Da tempo. Quando si presentò ufficialmente alla Juventus ­ il 28 luglio scorso ­ Higuain disse: «Andarmene è una mia scelta ma mi ha spinto De Laurentiis a farla. Ringrazio i tifosi e i miei compagni, De Laurentiis no. Non avevo più un rapporto con lui, non volevo stare più neanche un minuto con lui». Parole forti, dopo aver ringraziato i napoletani per tutto l’amore espressogli in quei tre anni. «La gente ­ riprende De Laurentiis ­ vive queste prime dieci partite come se fosse la fine del campionato, invece noi siamo lì a guardare e a godere. Io dico a Sarri: “Tu non ti devi preoccupare, devi giocare sereno, per il piacere di far divertire il tuo pubblico, ma soprattutto per il piacere di divertirti e di far divertire anche i tuoi giocatori, perché così si cresce e così vedrai le potenzialità di una squadra che è estremamente cresciuta come quantità di giovani, che saranno gli attori­calciatori per i prossimi anni”. Questa è la cosa più importante. Poi i mozzi si contano alla fine e quindi ce la giochiamo e ce la giocheremo fino alla fine. Quando sarà maggio vedremo dove saremo».

JUAN, UN ASSIST PER TE Nel frattempo, Juan Cuadrado, due assist fatti contro la Sampdoria ha in serbo un regalo. «Higuain è un grandissimo attaccante ­ dice il colombiano ­ e sì, spero che dopo aver servito Mandzukic e Chiellini io possa regalare un assist anche a lui. Allegri? Mi dice di stare largo, di puntare l’uomo, di mettere i cross addosso al compagno… La gara contro il Napoli? Dobbiamo avere la stessa fame cercando lo stesso risultato fatto contro la Samp: per noi è come se fosse una finale».

ESULTA? BASTA CHE SEGNI Poi, sempre a proposito di due, ecco Giorgio Chiellini: doppietta contro i blucerchiati come due anni fa gli accadde con la maglia azzurra (contro l’Azerbaigian). «Higuain ­ dice il difensore a margine di un evento a Torino ­ non ha segnato? Il gol l’ha tenuto per la gara contro il Napoli. Sarà strano giocarci contro per i suoi ex compagni, ma in assoluto penso che Gonzalo sia tranquillo: è un professionista esperto alla soglia dei 29 anni, quindi saprà gestire benissimo questa situazione. Se esulterà o meno in caso di gol? Sinceramente non è che mi interessi molto: l’importante è che faccia gol»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.