Gazzetta dello Sport: “Juve, la Figc indaga sugli stipendi: i giocatori rischiano una squalifica, cosa succede con club e agenti”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’indagini Figc.
“La differenza della prima manovra, questa seconda (2020-2021, ndr) è apparsa sin da subito connotata dall’esistenza di ulteriori scritture private riguardanti stipendi dei giocatori (non solo di Cristiano Ronaldo) e non depositate, contrariamente a quanto prescritto dalle norme in materia, contenenti proprio l’impegno incondizionato della Juventus al pagamento degli stipendi rinviati”.
Questo un passaggio delle carte di Torino che la procura della Repubblica del capoluogo piemontese ha inviato alla procura della Federcalcio. Parole con cui i pm dell’indagine Prisma citano gli articoli 93 e 94 delle Noif, le Norme Organizzative Interne Federali, sottolineando sostanzialmente una violazione delle stesse. È probabile che il pool di procuratori messo al lavoro da Giuseppe Chiné, si stia concentrando proprio su quei contenuti, spartiacque chiave dell’inchiesta sportiva.
Di fatto la “manovra stipendi”, che secondo i magistrati nasconde un falso perchè i giocatori hanno rinunciato solo a uno stipendio e non a quattro come dichiarato, è il cuore dell’istruttoria sportiva che riguarda la Juventus. I rischi per chi è coinvolto sono alti: penalizzazione di uno o più punti (se la multa non dovesse bastare per la gravità degli addebiti) e squalifica di numerosi calciatori, quelli che sottoscrissero i famosi accordi, e dei loro agenti. Ma se ai magistrati interessano appunto le questioni legate al bilancio, la giustizia sportiva segue soprattutto un aspetto: la presenza di quelle side letter, documenti “occultati all’esterno della sede sociale”, nient’altro secondo i pm che garanzie di “pagamento incondizionato dell’intero stipendio” anche in caso di trasferimento del giocatore. Sono i documenti rintracciati nella perquisizione del 23 marzo di quest’anno in uno studio legale di riferimento della Juve. E che si tratti di documenti scottanti lo dimostra il fatto che la procura federale ha aperto un altro fascicolo su alcuni procuratori-agenti, protagonisti delle trattative. Rischiano dunque anche loro.