L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” esalta le qualità di Mato Jajalo, faro del centrocampo del Palermo, evidenziando la sua supremazia nella precisione dei passaggi. Ecco quanto riportato: “Tutto ruota attorno a Mato Jajalo. È lui il fulcro del Palermo, e non solo per la posizione che ricopre in campo. Lo dicono i numeri. Stando alla statistiche del campionato, infatti, il centrocampista bosniaco è quello che ha effettuato più passaggi tra tutti i giocatori del campionato di Serie B: 969 per l’esattezza. E dire che Jajalo non le ha neppure giocate tutte. Tra i rosanero in organico è il giocatore più presente in termini di minutaggio (1440’ come Rajkovic), ma ha saltato 2 partite, entrambe per squalifica, la prima di campionato, a Salerno, e poi la trasferta di Padova. Per il resto è stato sempre schierato dal primo minuto e non è stato mai sostituito. La media, quindi è di 60 dei passaggi effettuati ogni 90’minuti. Un numero elevatissimo, superiore anche a giocatori che per caratteristiche tecniche sono più propensi alla costruzione del gioco rispetto a Jajalo. L’ex rosanero Brugman del Pescara, per esempio, che lo tallona con 963 passaggi in questa speciale classifica, è uno di questi. A seguire ci sono Augello dello Spezia (946), Iori del Cittadella (873) e Sampirisi del Crotone (871).
SOSTANZA E QUALITÀ L’ex centrocampista di Colonia e Rijeka si è guadagnato i galloni del regista titolare sul campo. A posizionarlo davanti alla difesa è stato Tedino, all’inizio della passata stagione, forse più per necessità che per una scelta precisa. Jajalo ha accettato la sfida e si è adeguato, pur non avendo mai giocato in quella posizione prima di allora. Il numero 8 rosanero, infatti, nasce mezzala, all’inizio della sua carriera aveva giocato anche esterno, ma mai da regista. La novità però non lo ha spaventato: si è calato nella parte con umiltà e col passare delle settimane è andato via via crescendo, fino a diventare uno degli imprescindibili di questo Palermo. E oggi è tra i migliori(se non il migliore in assoluto) per rendimento in B. Jajalo riesce ad abbinare sostanza e qualità, pur non essendo velocissimo e non avendo il piede di un Liverani o di un Corini. La fase difensiva l’ha sempre saputa fare, d’altronde la fisicità è la sua caratteristica più evidente, a far girare la squadra ha imparato, superando anche il proprio scetticismo. In questo senso, il fatto di dover fare principalmente da schermo alla difesa lo ha agevolato, soprattutto quest’anno, considerato che Stellone ha quasi sempre schierato formazioni a trazione anteriore. Questo significa meno possibilità di andare al tiro,ma Jajalo non è uno abituato ad esultare spesso: finora in rosanero non ha mai segnato più di un gol a stagione: 2 sono arrivati in A, altrettanti in B, uno l’anno scorso e l’altro quest’anno(a Carpi).
MARESCA Il suo modello, come ha dichiarato lo stesso Jajalo, è Enzo Maresca, giocatore che Jajalo ha avuto modo di studiare da vicino, nei 2 anni e mezzo in cui l’ex Siviglia ha indossato la maglia del Palermo. Da Maresca, Jajalo ha imparato a gestire il pallone con sagacia, talvolta rischiando qualcosa, e a gestire i tempi: sa quando è il caso di accelerare la giocata o rallentarla. Con personalità e coraggio, chiede sempre il pallone ai suoi difensori, per attirare a sé gli avversari e liberare spazio per i compagni di reparto. E prendendo confidenza col ruolo, ha iniziato anche ad azzardare qualche verticalizzazione, come quella che ha dato il via al gol di Falletti a La Spezia (forse l’azione corale più bella del Palermo quest’anno)o il passaggio per l’inserimento di Aleesami da cui è nato il gol della vittoria di Puscas contro il Cosenza, a tempo quasi scaduto.
UOMO SIMBOLO Non c’è dubbio sul fatto che ormai il centrocampista bosniaco rappresenti uno dei giocatori simbolo di questo Palermo. I compagni si fidano di lui tanto quanto l’allenatore. E negli ultimi mesi anche i tifosi hanno imparato ad apprezzarlo per la serietà e l’abnegazione. Peraltro, in organico Jajalo è quello che vanta più presenze in maglia rosanero: quella attuale è lasua quinta stagione sotto Monte Pellegrino ed è arrivato ormai a quota 130presenze, tra campionato e Coppa. Quest’anno ha scavalcato Rispoli (124) che ad inizio stagione deteneva questo primato. E la storia potrebbe proseguire, nonostante il contratto in scadenza a giugno. Contrariamente a Rispoli e Aleesami, che hanno la sua stessa situazione contrattuale, Jajalo non è considerato un ipotetico partente. Anzi, è concreta la possibilità che il centrocampista di Jajce possa rinnovare in caso di promozione in Serie A”.