Gazzetta dello Sport: “Italia al top! Qualificazioni al Mondiale 2026 da testa di serie”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Qualificazioen al Mondiale 2026 dell’Italia.
L’Italia può finalmente dire di essere testa di serie per il sorteggio delle qualificazioni al Mondiale 2026. Grazie ai risultati ottenuti, in particolare con la Spagna che ha raggiunto i quarti di finale della Nations League, gli Azzurri hanno evitato il pericolo di finire in seconda fascia. Questo risultato è importante per evitare avversari ostici come Spagna, Germania o Francia già nella fase a gironi.
Attualmente, l’Italia è posizionata bene nel ranking FIFA, insieme ad altre squadre come Inghilterra, Portogallo e Olanda, che condividono il primo posto nel gruppo delle teste di serie. Questo non significa, però, che non ci saranno rischi nel sorteggio: anche in prima fascia ci potrebbero essere avversari difficili da affrontare, ma è comunque una situazione migliore rispetto alla seconda fascia, dove si trovano squadre come Austria, Turchia e Ucraina.
Per quanto riguarda la Nations League, l’Italia punta a raggiungere le Final Four. Ottenere il primo posto nel gruppo sarebbe ideale per evitare avversari forti nei quarti, come la Croazia o la Danimarca. Udine e Trieste si sono già candidate per ospitare una delle partite della fase finale, anche se l’Italia ha ospitato l’edizione del 2021.
Il 13 dicembre, a Zurigo, ci sarà il sorteggio per il Mondiale 2026, e l’obiettivo per l’Italia sarà chiaro: vincere il proprio girone e qualificarsi direttamente per Canada, USA e Messico. Finire al secondo posto significherebbe affrontare i playoff, un rischio che l’Italia conosce bene, avendo perso in passato contro la Svezia nel 2018 e contro la Macedonia del Nord nel 2022.
Sotto la guida di Luciano Spalletti, l’Italia sembra finalmente aver trovato la propria identità, con una serie di partite convincenti che mostrano una squadra competitiva a livello europeo. Spalletti ha dato segnali importanti, limitando il turnover e puntando su una formazione titolare solida. Due ruoli restano in discussione: uno a centrocampo, dove si attende il rientro di Barella, e uno in attacco, dove Raspadori ha dimostrato di poter giocare in modo efficace come raccordo centrale. Novembre darà ulteriori indicazioni, ma per ora l’Italia può guardare avanti con fiducia.