Gazzetta dello Sport: “Inter, a De Boer potrebbe non bastare la vittoria contro il Torino salvare la panchina. Due ex rosa tra i papabili sostituti”

“Oggi Frank De Boer sarà regolarmente presente in conferenza stampa. E di conseguenza, a meno di clamorosi colpi di scena, domani guiderà l’Inter contro il Torino. Trattasi di una concreta ultima chance? Ecco, qui il dibattito è decisamente aperto. Perché è forte la sensazione che il tecnico olandese abbia ormai già perso la panchina nerazzurra a prescindere dal risultato di domani sera, e che solo due strepitose vittorie – sotto ogni punto di vista – con Torino e Sampdoria potrebbero regalargli almeno una possibilità di «ripartenza». Considerati irreversibili i segnali negativi arrivati in particolare dalle gare contro Southampton e Atalanta: timidezza ai limiti dell’inaccettabile, gioco pessimo, zero movimento senza palla, poca brillantezza fisica e scarsa adattabilità da parte dello staff tecnico alla mentalità di un calcio molto tattico e fisico come quello italiano. Squadra e tecnico non riescono più a entrare in sintonia. E ieri mattina il vice presidente Javier Zanetti, il Chief Football Administrator Giovanni Gardini e il direttore sportivo Piero Ausilio pare non abbiano trovato risposte particolarmente confortanti nel confronto chiesto proprio a De Boer. Gira fra l’altro voce che anche Thohir, primo sponsor dell’olandese, si sia praticamente «arreso» e abbia riconosciuto lo stato di assoluta emergenza tecnica e la necessità di una «terapia d’urto». Il presidente è atteso a Milano fra stasera e domani mattina. Zhang junior è già qui, venerdì c’è il CdA, e proprio in quelle ore potrebbe essere definita senza appelli la questione tecnica. L’eventuale nuovo nome, insomma, non dovrebbe comunque essere operativo prima di lunedì. E se De Boer dovesse crollare col Torino? Probabile che uno fra Vecchi (tecnico della Primavera), Baresi e Bernazzani guidino l’Inter a Marassi, contro la Samp. Così Massimo Moratti alla Rai: «La situazione è difficile, ma io posso parlare solo da tifoso». […] I NOMI A livello di traghettatori, resta forte la candidatura di Andrea Mandorlini, interista doc, tecnico di carattere, preparatissimo tatticamente e parecchio amato dal popolo nerazzurro. «Sarei super orgoglioso», ha detto a fcinter1908.it. Una scelta simile confermerebbe la seria possibilità di un approdo in Pinetina di un big della panchina a partire dal prossimo luglio: gira per esempio da tempo il nome di Diego Simeone. Di certo, a Mandorlini andrebbe garantito un appoggio molto forte da parte della società, proprio per evitare cali di tensione all’interno del gruppo. Altro traghettatore in corsa è Edy Reja. Più avanti sembrano comunque le candidature di Stefano Pioli e Francesco Guidolin, quest’ultimo maestro di tattica e uomo di esperienza, sulla carta forse il migliore per caratteristiche generali. Pioli, in ogni modo, garantisce a sua volta grande affidabilità. Sarebbero in generale scelte sagge a prescindere. All’Inter serve infatti un normalizzatore, un tecnico capace di navigare nelle complicate acque del calcio di casa nostra, di mettere a regime una rosa che secondo un po’ tutti gli addetti ai lavori può considerarsi inferiore solo a quella della Juventus. Occhio invece alle piste di lusso, ai nomi pesanti, in un certo senso alle scelte di rottura. Da tenere in alta considerazione Leonardo, l’ultimo allenatore a vincere un trofeo sulla panchina dell’Inter. Il brasiliano firmò infatti la Coppa Italia 2011 e sempre in quell’anno sfiorò pure lo scudetto dopo aver preso in corsa il posto di Rafa Benitez. C’è poi Laurent Blanc, ex c.t. della Francia, reduce da tre anni e altrettanti scudetti alla guida del Paris Saint Germain. Emergono intanto altri due nomi piuttosto affascinanti: Tata Martino e Marcelo Bielsa, entrambi argentini. C’è poi Marco Silva, vero e proprio outsider, il cui curriculum è da tempo sul tavolo di Ausilio: erede di Mourinho dicono in Portogallo, il 39enne tecnico di Lisbona nella scorsa stagione ha guidato l’Olympiakos a un titolo­record, 28 vittorie in 30 gare di campionato. Capello? Anche ieri si è chiamato fuori attraverso i media”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.