“Gioia e dolore. Anche nei giorni migliori, Walter Mazzarri si porta dietro la coperta di Linus. Il Watford batte il Manchester United e il salto di gioia dell’allenatore toscano dopo il gol di Zuniga, il secondo, quello che porta gli Hornets verso i tre punti, fa vacillare un ginocchio, provato dagli infortuni dei tempi di giocatore. La corsa verso il campo è il manifesto dei sentimenti di Mazzarri: aspettava un trionfo come questo da una vita. Il fatto che sia maturato contro Mourinho ha un valore enorme, anche se tra i due è davvero scoccata la pace: mezz’ora di chiacchierata prima della gara, con la promessa di incontrarsi una sera a Londra, per una cena nella quale brindare a un nuovo rapporto. CRISI UNITED Un successo sorprendente, quello degli Hornets, ma questa è la Premier: storie come questa spiegano perché il campionato inglese sia il più seguito al mondo. I miglioramenti del Watford, quattro gol al West Ham, avevano annunciato una gara non facile per lo United, mentre i due k.o. di fila rimediati nel derby e in Europa League in Olanda rendevano enigmatica la banda di Mourinho: cadute di crescita, o crisi vera? La terza batosta di fila emette una sentenza: lo United è in difficolta. I problemi principali sono tre. Il primo è un generale calo di concentrazione, che in alcuni momenti manda in tilt i giocatori. L’azione del secondo gol del Watford è emblematica: strappo di Amrabat, servizio per Pereyra e chiusura del triangolo con botta perfetta di Zuniga, entrato da 53 secondi. I tre hanno dialogato senza la minima opposizione. Il secondo problema è l’assoluta assenza di gioco. Lo United non riesce a fare quattro passaggi di fila. Il modulo migliore resta la forza delle motivazioni di Mourinho e il portoghese, di questi tempi, pare meno carico del solito. Terza e ultima questione: la forma di Rooney. Un fantasma sul palcoscenico. MAZZARRI I difetti dei Red Devils sono stati messi a nudo da un Watford dove la mano di Mazzarri è ormai evidente. Il 3 52 inizia a essere fluido. Le linee dei reparti sono sempre più strette. Deeney, dopo una dieta che gli ha fatto perdere cinque chili, è tornato a essere una forza della natura. Janmaat e Pereyra, acquisti dell’ultima ora, si sono inseriti con naturalezza nel copione degli Hornets. Mazzarri deve correggere qualche svagatezza che lo United non è riuscito ieri a sfruttare. IL FILM Ecco allora una cronaca dove, nella prima mezz’ora, il Watford crea tre occasioni per segnare: clamorosa quella fallita da Ighalo a porta vuota al 13’. Lo United ha un sussulto solo con Ibra, lanciato da Martial: la mira dello svedese non è ispirata. La traversa colpita da Pogba al 31’ ribadisce un concetto: lo United è un gruppo di solisti che improvvisano. Il Watford passa al 34’, ma l’azione è viziata da un fallo su Martial, costretto a uscire in barella. Janmaat invita Capoue al tiro e il centrocampista, alla quarta rete in campionato, non perdona. Bel gol, ma grave errore tecnico dell’arbitro Oliver. EPILOGO Lo United si ripresenta in campo con un altro spirito e il pareggio di Rashford al 62’ sembra il preludio di un ribaltone. Una rete storica: la numero 800 in trasferta nella storia in Premier del club. Il Watford accusa la botta. Una capocciata di Ibrahimovic costringe Gomes a inventare una parata da urlo. A questo punto, la grande mossa di Mazzarri: dentro Zuniga, fuori Capoue. E’ la svolta. Il colombiano sconvolge il match. Dopo 53 secondi, firma il 21 e al 93’ conquista, nel corpo a corpo con Fellaini, il rigore che Deeney realizza senza pietà: 31, trionfo Watford, che non batteva i Red Devils dal 16 settembre 1986, United in ginocchio. E’ tutto vero”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.