L’edizine odierna della “Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caos iscrizione del Palermo. La fideiussione fantasma, un broker truffatore, il baco nel sistema: sembra uno scandaletto grossolano dove non si sa se ridere o piangere. Un’altra testa coronata cade e fa ancora più rumore perché si saluta la quinta città d’Italia. Non potrà esserci altro epilogo all’esito dell’istruttoria della Covisoc: il Palermo sarà fuori dalla B, concludendo la sua discesa all’inferno. Un mese e mezzo fa aveva sfiorato la promozione in A, ma adesso dovrà ripartire dai dilettanti. La società rosanero non ha rispettato i requisiti richiesti per iscriversi al campionato di B. Inoltre, l’indice di patrimonializzazione rientrerebbe nei parametri consentiti solo inserendo dei crediti d’imposta, il mezzo milione di ammenda dovuto alla Figc sarebbe stato coperto con la fotocopia di un mandato di pagamento e ci sarebbero dubbi sui bonifici fatti ai dipendenti. I bulgari della Lev Ins Insurance Company sottolineano di non aver mai emesso una fideiussione per il Palermo. Ieri, Tuttolomondo aveva provato ad addebitare la questione ad un problema tecnologico. Adesso, Tacopina preme per la riammissione in Serie B.