L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Venezia che ora potrebbe anche sognare i playoff dopo la vittoria di ieri a Terni.
Quattro gol, una traversa, un rigore parato da Iannarilli quando la partita era già compromessa. Queste le cifre che sintetizzano la superiorità espressa nei novanta minuti dal Venezia che ha vinto la partita dominandola, tirandosi fuori quasi del tutto dall’area a rischio e accendendo i riflettori su quei play off che non sono poi così lontani. Tanto che Paolo Vanoli, a fine gara, dopo aver lodato i suoi, non ha chiuso la porta al sogno finale. «Pensiamo prima al Modena poi vedremo». Insomma, niente è precluso per i lagunari che hanno stravinto il confronto con la Ternana che pure, con i tre punti, avrebbe agganciato l’area nobile della classifica.
Comandare Ma al “Liberati” non c’è stata partita perché fatta eccezione per un lampo di Partipilo al 6’ neutralizzato da Joronen a farla da padrone, sin dalle prime battute è stata la squadra di Vanoli. I cinque centrocampisti hanno comandato in mezzo al campo e proprio centralmente la Ternana ha sofferto. La traversa di Hristov ha aperto le danze, il gol di Carboni, testata vincente su angolo di Andersen, ha incanalato la partita nel solco dal quale la Ternana non sarebbe più riuscita a tirarla fuori. Anzi, gli errori degli uomini di Cristiano Lucarelli hanno facilitato non poco il compito dei veneti. Così quando Bogdan e Iannarilli hanno apparecchiato la tavola per Pohjanpalo con una incomprensione letale ai 25 metri e gol del finlandese a porta vuota, si è capito che la giornata sarebbe stata di quelle indimenticabili per i veneti.
Una sofferenza totale per la Ternana che ha continuato a dimenarsi senza riuscire ad uscire da una confusione che l’ha portata ad incassare anche il terzo gol poco prima dello scadere: conclusione da fuori di Tessmann e deviazione vincente di Ellertsson. Lì, sono arrivati i fischi dei seimila del Liberati che alla ripresa delle ostilità hanno però ripreso a sostenere la squadra che Lucarelli ha cambiato strada facendo alla ricerca di una freschezza atletica che potesse contenere quella che aveva consentito al Venezia di dominare per un tempo. Ma è stato un impegno vano. «Non c’è stata partita, ci hanno surclassati vincendo tutti i duelli individuali, dimostrando uno strapotere fisico che non siamo riusciti a contenere» la valutazione finale di Lucarelli che ha parlato anche delle fragilità della squadra, soprattutto quando arriva al punto di dover fare il salto di qualità. «Per questo la salvezza per noi sarà un grande risultato sportivo».