Gazzetta dello Sport: “Incidenti allo stadio: Barbera, Rivera, Menegali…e i 6 mesi di stop. E Sbardella per due volte ha lasciato la Favorita in elicottero”

“«Noi gli arbitri li trattiamo bene a Palermo . M a l e che vada li facciamo andare via in elicottero». Silvio Palazzotto, segretario del Palermo, scherzava così con l’arbitro Antonio Falasca di Chieti prima di Palermo­ Ternana, il 13 febbraio 1977. Non avrebbe immaginato che quel pomeriggio la terna arbitrale avrebbe lasciato la Favorita in elicottero come già successo a Sbardella. Ma quella volta non era l’arbitro il bersaglio dei tifosi: ce l’avevano con i rosanero, che, dopo il pareggio realizzato da Magistrelli, si erano rivolti al pubblico con gesti volgari. Pioggia di oggetti, lancio di lacrimogeni dalla polizia in campo verso i tifosi inferociti che rimandavano i candelotti in campo. Dopo l’assurdo ping pong, con squadre e arbitro già negli spogliatoi, guerriglia fuori dallo stadio: rotti i vetri dei pullman di Palermo e Ternana (allenata da Cesare Maldini), feriti tra tifosi e forze dell’ordine. Si decide di allontanare su elicottero della polizia arbitro e guardalinee, uno dei quali lascia l’impermeabile negli spogliatoi. Il Palermo pagherà con tre turni di squalifica del campo. Sono gli unici incidenti, prima di quelli con la Lazio, causati da una contestazione ai rosanero. VOLA SBARDELLA Prima del volo di Sbardella in elicottero nel 1969, un altro storico incidente all’allora stadio Littorio. È l’11 giugno 1933, la Fiorentina era passata in vantaggio dopo che al Palermo era stato annullato un gol regolare. Pari rosanero, ancora avanti la Fiorentina. A questo punto, due tifosi palermitani invadono il campo e vengono bloccati dalla milizia a cavallo. Dopo un’interruzione di qualche minuto, il terzo gol dei viola. È il 16 marzo 1969, alla Favorita è di scena il Napoli. Un rigore negato al Palermo e uno concesso al Napoli scatenano gli incidenti. Ma a far infuriare i tifosi palermitani è il gesto dell’ombrello di Altafini dopo aver segnato il rigore del 2­2. Dopo un tentativo di invasione di campo, un guardalinee colpito, si scatena la guerriglia dentro e fuori. Un elicottero atterra sul campo e preleva Sbardella. Tornerà a salvare i guardalinee. Il 3­2 per il Napoli diventa 2­0 a tavolino, due giornate di stop al campo del Palermo, 15 arrestati e 37 denunciati il bilancio. BARBERA SQUALIFICATO È il 28 gennaio 1973, prima di ritorno. A 10’ dalla fine, sotto il diluvio, Rivera scivola nell’area del Palermo, l’arbitro Menegali concede il rigore che il capitano rossonero segna. A fine gara Rivera incontra Barbera: «Presidente, mi dispiace». E Menegali: «Dispiace anche a me». Barbera gelido: «La stimo come avvocato, non come arbitro». Verrà squalificato per sei mesi, il campo del Palermo per un giornata…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.