Gazzetta dello Sport: “In B sfida tra colossi miliardari. Como e Palermo, patrimonio da record”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” attraverso un editoriale a firma Nicola Binda si sofferma sulle società in B con i colossi miliardari a confronto tra Palermo e Como.

Troppo riduttivo chiamarla volata promozione. Banale. Guardate chi sono i cinque pretendenti ai due posti per la Serie A diretta, questa è una vera e propria volata mondiale, un intrigo planetario che si espande fra tre continenti. Quello più agguerrito è l’America del Nord, con due proprietà Usa: quella del Parma capolista e quella del Venezia in piena evoluzione. Altre due vengono dall’Asia, con sponda in Inghilterra: quella del Como dall’Indonesia e ha sede a Londra, quella del Palermo fa capo a uno sceicco degli Emirati Arabi che ha piazzato a Manchester la sua base calcistica. Poi ci siamo noi, l’unica proprietà italiana in ballo, quella della Cremonese.

Dagli Usa Kyle J. Krause ha preso il Parma a settembre 2020 e di soddisfazioni obiettivamente ne ha avute ben poche. Il club ha aumentato il patrimonio (progetto stadio, centro sportivo rinnovato, strutture e staff ampliati), ma il campo ha portato una retrocessione e due tentativi falliti di risalire in A. Stavolta il Parma sembra sulla strada giusta, e per una proprietà che negli anni ha investito 350 milioni è il minimo. Noccioline per Krause, che di recente con la cessione di alcune sue aziende nel settore del retail ha visto il suo patrimonio lievitare a dismisura.

Il Como è dei fratelli Robert e Michael Hartono (tra i 70 uomini più ricchi al mondo) e siccome Forbes attribuisce loro un patrimonio di 45,5 miliardi di dollari sono i più ricchi proprietari di un club in Italia (Serie A compresa). Il loro core business è il tabacco (prodotto da Djarum), ma hanno anche interessi nel settore immobiliare, elettronico, televisivo e bancario, con la proprietà di Bank Central Asia. E non parliamo di Mansur bin Zayd Al Nahyan, vice-presidente degli Emirati Arabi e al vertice di City Football Group, la galassia di club calcistici sparsi in tutto il mondo con a capo il Manchester City campione del mondo, della quale è entrato a far parte il Palermo. Anche qui cifre astronomiche tra patrimonio personale (45 miliardi di dollari) e del gruppo (700) che dal settore petrolifero si è evoluto nello sviluppo economico del Paese.