“Daspo a raffica. La guerriglia di sabato in Sardegna mette nei guai circa centotrenta ultrà cagliaritani. Che avranno il Daspo. Oltre ai 66 schedati sui bus a 25 km da Cagliari, dovrebbero essere altrettanti i destinatari dei provvedimenti di divieto di accesso pluriennale a impianti ed eventi sportivi. Dalle questure di Cagliari e Sassari dicono: «Lavoriamo alacremente». Gli uomini della Digos sono impegnati su centinaia di immagini. Oltre ai video girati dalla polizia durante l’assalto dei teppisti nel centro storico di Sassari, gli investigatori esaminano quelli dei sistemi di videosorveglianza del comune e quanto girato con gli smartphone dai cittadini che dalle 13 alle 14 sono passati per Porta Sant’Antonio. La polizia valuta se emanare subito i primi 66 Daspo per poi notificare gli altri al termine delle indagini. Uno da cinque anni è stato affibbiato a un ventinovenne di Selargius, arrestato in flagranza: il Gip del Tribunale di Sassari ha confermato arresto e obbligo di dimora. VERTICE IN PREFETTURA Domani alle 16 si tiene il confronto voluto dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, tra il presidente del club rossoblù, Tommaso Giulini, e le forze dell’ordine. «Ci sono circolari del ministero dell’Interno che coinvolgono le società calcistiche nella mediazione e deradicalizzazione del tifo calcistico. Occorre sapere — ha detto il prefetto — quel che il Cagliari ha fatto e quel che vuole fare in futuro». Il patron vanta due anni di lavoro sui club dilettantistici isolani (trentuno affiliati), le iniziative sulle scuole calcio e il progetto «Io tifo positivo», curato dal settore giovanile del Cagliari, le Fondazioni Giulini e Cannavò, la Comunità La Collina, il Coni e numerose municipalità. Un percorso basato su educazione, rispetto delle regole e fair play, in campo e fuori. POLEMICHE «Un fatto non prevenibile. Puniremo in modo esemplare i responsabili. Dovremo studiare meglio anche la tifoseria sassarese che, probabilmente, ha istigato qualche provocazione». Le parole del questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, hanno acceso la polemica sui social. Sul tema — oltre ai messaggi di centinaia di sassaresi — è intervenuto il senatore Silvio Lai: «Sono rimasto colpito dalle parole del questore. Viene da chiedersi quando sia emerso il coinvolgimento dei tifosi torresini. Chiederemo al governo le ragioni anche di questa affermazione». Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha scritto al ministro dell’Interno, Marco Minniti. «Perché 200 teppisti sono partiti da Cagliari armati e senza controllo preventivo? Perché i bus, non scortati dalla polizia, li hanno portati a Sassari e non dove si giocava l’amichevole SorsoCagliari? Perché i delinquenti hanno potuto girare liberamente per la città? Perché buona parte dei teppisti ha poi fatto perdere le tracce?». PALERMO-CAGLIARI La decisione della Questura di Palermo — vietata la vendita di biglietti ai residenti in Sardegna per la sfida di domenica al Renzo Barbera — non piace a Tommaso Giulini. «Punire tutti indistintamente non sarà mai la soluzione, mi spiace per chi non potrà seguire il Cagliari in trasferta» il tweet del presidente rossoblù”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.