Gazzetta dello Sport: “Iljia Nestorovski (Integrale): «Un gol all’Italia non lo dimentichi. E ora col Palermo convinco la A»”

“L’ uomo che ha fatto tremare l’Italia adesso vuole provare a conquistarla. È la missione che Ilija Nestorovski si è imposto fin dal suo arrivo in estate a Palermo. Un approdo accompagnato da dubbi e incertezze. Di lui, in effetti, si sapeva poco. La Serie A l’aveva in testa da tempo, la sognava dalla Croazia dove negli ultimi 3 anni ha segnato in totale 69 gol, laureandosi per tre volte consecutive capocannoniere, due volte nella Serie B, e la scorsa stagione nella massima serie sempre con l’Inter Zapresic. Numeri non sfuggiti al presidente Zamparini che ha scommesso a occhi chiusi su di lui sfidando la diffidenza generale. L’attaccante macedone non ci ha messo molto a stupire gli scettici: in 20 giorni ha messo in sequenza 5 gol, 3 in campionato in altrettante trasferte (Crotone, Atalanta e Samp) e 2 con la nazionale. Un crescendo culminato nella notte (quasi) magica di Skopje con un gol, una traversa e un assist che hanno rischiato di fare cadere gli azzurri sotto i colpi della Macedonia. Nestorovski vive il suo momento super e non ha intenzione di fermarsi. «È chiaro che sono contento per come sto giocando ­ ammette ­ La cosa che mi preme maggiormente, però, è togliermi più soddisfazioni possibili con il Palermo: raggiungere la salvezza quanto prima e poi vedere che succede, nel calcio non si sa mai…». È come se avesse segnato sul calendario proprio la partita con l’Italia per abbattere definitivamente il muro di scetticismo nei suoi confronti. È così? «La partita contro l’Italia è stata positiva per me, meno per il risultato e questo mi dispiace tanto. Le critiche fanno parte del gioco, nel calcio è normale. Ma c’è un modo solo per rispondere: il campo». Con 25 reti è stato il capocannoniere dell’ultimo campionato croato. Eppure l’Italia l’ha accolta con freddezza. Quanto è stato difficile? «Non è stato molto difficile, mi ha dato forza il presidente Zamparini e la società facendomi sentire la fiducia, il resto dovevo farlo io negli allenamenti e in partita». I gol contro Israele e Italia non hanno portato punti alla Macedonia. Una rete a Buffon, però, resta per sempre. «Questo gol e questa partita li ricorderò per tutta la vita. Ma mi auguro anche che non sia l’unico gol che segnerò a Buffon, che reputo il miglior portiere di sempre». Pandev ha detto di lei che è un attaccante straordinario. «Se lo dice Pandev è una grande responsabilità. Per me è e sarà sempre una persona speciale. Giocare al suo fianco e sentire queste parole è motivo di orgoglio. Posso solo ringraziarlo e dire che continuerò su questa strada». Che differenze ci sono con la Croazia e su che cosa ha dovuto lavorare per ambientarsi in Serie A? «La Croazia e l’Italia sono due paesi diversi con due campionati differenti. Ma anche lì la porta è larga 7 metri…». Ha raccolto l’eredità pesante di Gilardino. Lei, però, dopo 7 giornate ha segnato 2 gol in più. Vuole superare anche i 10 gol finali realizzati dal suo predecessore? «Penso ad arrivare il più lontano possibile col Palermo. Ho il desiderio di fare felici i nostri tifosi. Quanto a Gilardino, devo ancora lavorare tanto per diventare come lui: ha fatto circa 200 gol in carriera, non contano soltanto i dieci dello scorso anno. È geniale». Si è sbloccato da quando è arrivato De Zerbi. Quanto c’è del nuovo tecnico nel suo rendimento? «All’allenatore dico soltanto una cosa: grazie». Zamparini l’ha definita il nuovo Pippo Inzaghi. Si rivede in lui? «Vorrei essere soltanto Ilija Nestorovski. Ma il paragone con un calciatore dalla storia e dalla carriera come quella di Inzaghi mi inorgoglisce». Alla ripresa c’è Palermo-Torino. Sarà un’altra sfida a distanza con Belotti. Lei al Barbera non ha ancora segnato e il Palermo non ha vinto. È arrivato il momento di sfatare questo tabù e di riprendersi la rivincita con l’attaccante granata? «Speriamo. Ci proveremo. Sarà una gara difficile, ma dobbiamo lavorare per tentare di vincere questa partita». Lo sapeva che dopo l’exploit dell’altra sera, è diventato il nuovo idolo dei tifosi rosanero? Su i social non si fa che parlare di lei. «È impossibile descrivere a parole certe emozioni, devono essere provate. Ai tifosi voglio dire soltanto grazie, averli così al nostro fianco è un grande stimolo a fare ancora meglio»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.