L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla Lega B e su Balata che non ha avuto la maggioranza per essere rieletto.
Che ci fosse una spaccatura in Lega B era chiaro da giorni, ma ci è voluta una lunga Assemblea elettiva per rivelare una frattura profonda e di difficile ricomposizione. Il presidente Mauro Balata ci riproverà il 10 ottobre, quando ha convocato una nuova tornata, ma la sensazione è che non ci sia la volontà di compattarsi attorno a lui. Ci sono state cinque votazioni, nessuna delle quali ha portato a una decisione chiara, e anche se ci fosse stata una “fumata bianca”, non sarebbe stata convincente: governare con poco più della metà dei voti non è semplice per nessuno.
I rivali
Balata correva con due rivali: Beppe Dossena e Vittorio Veltroni. Il primo si è subito ritirato, schierandosi con Veltroni, e ha seguito i lavori non senza qualche sorriso, dichiarando al termine: «È stato più facile allenare Gheddafi (Saadi all’Al-Ittihad, in Libia, ndr) che rimanere a questo tavolo». Veltroni ha ottenuto un solo voto al primo turno, poi nessun altro. Le società si sono divise tra Balata e gli astensionisti. Il clima teso si era già capito prima dell’Assemblea, quando molti club si sono radunati fuori dalla Lega. Francesco De Gennaro, legale della Sampdoria, ha raccolto firme per chiedere lo spostamento dell’Assemblea, contestando la tempistica e le modalità di Balata: hanno aderito 9 club, mentre il Pisa, dissidente, non si è presentato.
Le votazioni
Dopo un’ora di dibattito, si è cominciato a votare. Nei primi due turni servivano 14 voti (due terzi) per eleggere il presidente, mentre dal terzo turno sarebbe bastata la maggioranza semplice, ossia 11 voti. I due schieramenti sono rimasti compatti, con solo 2 o 3 cambi d’opinione. Nella prima votazione Balata ha ottenuto 10 voti, Veltroni 1 e 8 schede bianche. Nella seconda votazione, Balata ha ottenuto 11 voti, con 8 schede bianche. A quel punto, alla terza votazione, Balata avrebbe potuto essere rieletto con il minimo necessario, ma il risultato è rimasto invariato: 10 voti per Balata, 8 schede bianche e 1 nulla. La quarta votazione ha portato a 9 voti per Balata, con 9 schede bianche e 1 nulla.
Lo stop
Dopo la sospensione dell’Assemblea, i toni si sono alzati ulteriormente, con diverse interpretazioni dello Statuto, ma senza trovare una soluzione. Si è quindi deciso di procedere con una quinta votazione, che ha segnato un ulteriore calo per Balata: 8 voti per lui, 10 schede bianche e 1 nulla. Dopo sei ore di discussioni e votazioni, l’Assemblea si è conclusa senza un risultato, ma il dibattito rimane aperto.
Come uscirne?
Resta da vedere se Balata riuscirà a convincere gli oppositori o se emergerà un nuovo candidato forte in grado di ottenere una maggioranza convincente. Si è anche ipotizzato un commissariamento, ma prima dell’Assemblea federale non sarebbe possibile. Quel giorno, probabilmente a fine gennaio, la Lega B dovrà presentarsi con un presidente forte, soprattutto in vista delle sfide future, come la questione dei diritti TV, che richiedono la massima compattezza, al momento ancora lontana.