L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha parlato della questione legata alla possibile permanenza di Fabio Grosso sulla panchina dell’Hellas Verona. Ecco quanto si legge: “La stagione di Fabio Grosso all’Hellas per ora prosegue. Una lunga notte per decidere se andare avanti con il tecnico oppure se interrompere il rapporto. Più che mai in bilico, Grosso, ma la rottura non si è consumata, anzi, il rapporto potrebbe proseguire anche se a termine. Non si è spenta la fiducia di Maurizio Setti nell’allenatore che ha voluto per rilanciare il Verona dopo la retrocessione in B. La crisi di risultati e di gioco scaturita nell’ultimo periodo(una sola vittoria in sette turni), con l’epilogo della lezione subita domenica a Brescia, avrebbero dovuto condurre, in chiave teorica, a un addio che, però, non è stato sancito. Oggi atteso un comunicato del club, ma Grosso dovrebbe restare sulla panchina gialloblù fino alla delicata sfida con il Palermo. I FATTI Dopo il pareggio con la Cremonese l’umore di Setti era scuro. Non gli era piaciuto l’atteggiamento della squadra. Poi è arrivato il pomeriggio disastroso del Rigamonti. In questo caso, Setti ha lasciato il proprio posto in tribuna al momento del gol del 41, segnato da Ernesto Torregrossa, e non ha assistito alla rete, vana, di Giampaolo Pazzini. L’unica via percorribile, a quel punto, era il cambio. O almeno così pareva, perché in realtà, per abitudine e filosofia, Setti non è orientato ai ribaltoni in corsa. L’ha fatto, faticosamente, nel 2015: i 6 punti in 14 turni costarono l’addio ad Andrea Mandorlini, che pure veniva da cinque anni di successi. E Fabio Pecchia è stato in discussione dalla metà del campionato di B in poi. Che l’esito, stavolta,potesse essere differente sembrava probabile. Non è stato, per lo meno per adesso,così, ma soltanto oggi arriveranno le conferme definitive. VALUTAZIONI I fitti colloqui di Setti con il proprio entourage e il confronto con Tony D’Amico, direttore sportivo cui ha dato piena facoltà operativa per costruire un organico ambizioso, in grado di competere per il vertice della B, hanno congelato le valutazioni. Ma Grosso, allo stato delle cose, è sempre alla guida del Verona, e solamente una sorprendente svolta in queste ore varierebbe la situazione. I nomi usciti pers upplire all’ipotetico esonero di Grosso si sono ristretti presto. Serse Cosmi, tra questi. E dopo Marco Baroni, che però è vincolato al Benevento. Impraticabili le ulteriori suggestioni, da Prandelli, ex amatissimo dal popolo dell’Hellas, a Zdenek Zeman e Gianni De Biasi, da Francesco Guidolin ad Alberto Malesani. Per questo la conferma di Grosso si è fatta via via più vicina. Almeno fino all’anticipo del 23 novembre con il Palermo capolista”.