Gazzetta dello Sport: “Il Trapani è una coop. E la salvezza è a vista”

“Il Verona non fa più paura. Ne sono testimoni le recenti dichiarazioni dei giocatori del Trapani, segno che la «rivoluzione d’inverno» operata nel calciomercato di gennaio ha prodotto quella compattezza di gruppo che prima probabilmente mancava. È stata la base sulla quale sono stati costruiti i risultati del girone di ritorno, frutto di quella fiducia nei propri mezzi che consentono adesso ai granata di Calori di affrontare a testa alta squadre tra le più forti della Serie B come Bari e Benevento. Sarà così anche sabato con il Verona. LA RIMONTA In appena 11 partite il Trapani è passato dall’ultimo al terz’ultimo posto, recuperando ben 8 punti a chi a gennaio occupava questa posizione (Pisa e Avellino). Adesso si ritrova a un solo punto dai playout e a due dalla salvezza diretta. Un altro Trapani insomma, che ha riconquistato la fiducia dei tifosi. Il dato che più di tutti emerge dalla rinascita è quella delle reti messe a segno nel girone di ritorno. Sono 21, con una media­partita (1,99) ben più elevata di quella dell’andata (1,09), in cui la squadra si è distinta soprattutto per i gol subiti (31) che per quelli messi a segno (23). TANTI IN GOL Vero è che delle reti fatte dopo il giro di boa quasi la metà (10) portano la firma di Coronado, ma è anche vero che alla «sagra del gol» vi hanno partecipato in molti, esattamente in 10. Il Trapani in organico non possiede un goleador vero, una attaccante come Mancosu in grado mettere a segno 26 gol in una sola stagione. Di punta centrale ha il solo Curiale, gli altri sono tutti esterni di attacco o seconde punte. Alessandro Calori ha dovuto fare di necessità virtù scavando nelle potenzialità del materiale a disposizione: ha dato così fiducia a giovani tenuti in naftalina dalle società di provenienza come Manconi e Jallow, ha convinto via via Coronado a fare la seconda punta e Nizzetto a fare il trequartista, ed ha dato al 4­3­1­2 delle varianti che lo rendono più veloce e meno prevedibile, facendo partire il gioco sempre più da dietro. «Voglio che in avanti siano in molti ad attaccare gli spazi» ama ripetere il tecnico. Ed infatti oltre a Coronado nel girone di ritorno hanno gustato la gioia del gol anche Maracchi, Pagliarulo, Barillà, Jallow, Citro, Manconi, Casasola, Legittimo e Curiale. E adesso che arriva il Verona, sotto a chi tocca”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.