Gazzetta dello Sport: “Il teatrino del Palermo, Ballardini sull’altalena”
“Se lo immaginava assai diverso il suo 52° compleanno, Davide Ballardini. Sperava di ricevere in dono tre punti e una settimana piena di sorrisi. E invece ha rimediato un k.o. e una serata sull’altalena dell’esonero. Cacciato? Salvato? Boh, nottata in standby e tutto rinviato ad oggi. La dura legge dell’ex ha travolto il suo Palermo, l’Iliciclone ha spazzato via ogni cosa. Dopo l’1-3 con la Fiorentina la zona B è ancora più vicina, distante appena tre punti e la trasferta di Verona con l’Hellas sa già di spareggio salvezza. Ma a guidare i rosanero ci sarà ancora il tecnico romagnolo o nel frattempo sarà tornato Beppe Iachini? FLOP I numeri del Ballardini bis non sono affatto buoni e per nulla simili a quelli – ottimi – della prima esperienza in Sicilia (2008-2009). Una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte in campionato oltre all’eliminazione dalla Coppa Italia. Sei gol fatti e 13 subiti, quattro volte su sette porta rosanero perforata da almeno tre reti. I conti non tornano, il tecnico romagnolo è il primo a saperlo e non si nasconde nel dopo gara: «Abbiamo fatto una doppia partita. Nel 1° tempo eravamo slegati, non riuscivamo mai a prenderli, non eravamo in grado di impostare un’azione. Non siamo stati bravi, né io, né i giocatori. Nella ripresa molto meglio». Non è bastato, né al Palermo, né forse a salvare la sua panchina. Certo, fa sorridere rileggere le dichiarazioni di pochi giorni fa di Zamparini: «Ballardini via? Solo se ne perde 10 di fila. Ma su di lui non c’è il fantasma di Iachini». Come no? E intanto scatta l’ennesimo ritiro… FATTORE GILA Ha fatto discutere la scelta di non schierare una punta dal 1’ (Gilardino, comunque criticato dal numero uno friulano, ma anche Djurdjevic). Ballardini la spiega così: «Volevo più centrocampisti per avere maggiore densità a metà campo, con Brugman e Vazquez che non dessero punti di riferimento ai viola. Intendevamo allargarli e fargli male al primo errore. L’intenzione era giusta, peccato che non siamo stati bravi a metterla in pratica. A Gila ho preferito Trajkovski perché è più veloce, ha più gamba. Poi però Gilardino è entrato, ha fatto gol e ha dato entusiasmo alla squadra per cercare il pareggio». Che però non è arrivato e ora i tifosi temono di tornare in B. ORGOGLIO Ballardini rischia di chiudere col fallimento ma come in campo mostra il pugno ai suoi quando sbagliano qualcosa, anche in quelle che potrebbero essere le ultime dichiarazioni da tecnico rosanero, tira fuori gli artigli e difende la sua filosofia di gioco: «Non esiste avere pochi giocatori di qualità per non attaccare mai e sperare che succeda qualcosa, io voglio giocarmela sempre, voglio che le mie squadre abbiano qualità e propongano gioco, non mi accontento di difendere: non fa parte del mio calcio. E comunque in passato anche col 3- 5-2 il Palermo ha subito parecchi gol». Avrà convinto il presidente Zamparini? Il teatrino del Palermo continua”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.