Gazzetta dello Sport: “Il solito Lapadula stende il Palermo”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla sconfitta del Palermo a Cagliari.
Dopo 90’ sotto la pioggia e ad alta intensità Cagliari e Palermo escono dalla Domus Arena senza certezze sulla loro post-season. Ranieri, che con il 2-1 ha infilato tre vittorie consecutive per la prima volta da quando è tornato in Sardegna, venerdì andrà a Cosenza sapendo che il destino nella corsa verso il quarto posto resta nelle mani del Südtirol; Corini, che ha perso, comunque è ottavo e sa che se batterà il suo amato ex Brescia al Barbera, coronerà la stagione della neopromossa con i playoff. Le sentenze insomma sono rimandate, ma la partita ha lasciato impressioni forti. Tensioni e verve Prima dell’inizio c’è stata tensione tra due tifoserie divise da ruggini antiche. Sono piovuti sassi e fumogeni sui due pullman che trasportavano il centinaio di tifosi del Palermo, ci sono stati un principio d’incendio e qualche scontro fisico. La partita per fortuna non ne ha risentito.
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Se nel primo tempo il Palermo aveva neutralizzato Gianluca Lapadula, nella ripresa la diga ha ceduto. Ivan Marconi, difensore e capitano rosanero, nel giro di pochi minuti si è fatto ammonire prima per una trattenuta e poi per un intervento su Nandez. «Valeri ha arbitrato bene, ma secondo me lì Lapadula ha trattenuto Marconi» ha detto Corini. Che a quel punto ha dovuto sacrificare Tutino per fare entrare un difensore in più (Bettella), vedendo comunque aprirsi gli spazi per il bomber italo-peruviano. Il gol è arrivato puntuale come una sentenza al 19’. Palla al limite, qualche tocco per trovare il varco giusto e sinistro velenoso a incrociare: 2-1. Il Palermo non si è mai arreso, il Cagliari ha sbagliato qualche passaggio nella zona calda dando l’idea di aver abbassato la tensione ma non ha corso grandi rischi, grazie all’interdizione di Makoumbou e al contributo dello stesso Lapadula. Il 2-1 non ha reso euforico Ranieri né ha frustrato Corini, entrambi sorridenti. Le loro squadre sono in salute.
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